Il progetto espositivo Paganini Rockstar, dedicato al musicista genovese, ha chiuso i battenti con la partecipazione di 45.454 persone.
Un risultato che si può dire deludente per la mostra principale di Palazzo Ducale a Genova, visti i risultati delle mostre degli anni passati, anche se difficilmente paragonabili: “Van Gogh e il viaggio di Gauguin” del 2012 342.025 visitatori, “Dagli impressionisti a Picasso” nel 2015-2016 238.975 visitatori. Frida Khalo (2014-2015) 124.381 visitatori, Edvard Munch (2013-2014) 122.047 visitatori e Mirò (2012-2013) 100.154 visitatori.
Non trattandosi di pittura, l’impresa si preannunciava già complicata, inoltre non era forse subito chiaro l’accostamento tra la figura del “violinista del Diavolo” con uno dei più grandi solisti del rock, Jimi Hendrix, voluto dal principale curatore, Roberto Grisley (recentemente scomparso). Hendrix viene citato nel sottotitolo e compare nell’anello della mano che impugna il violino infuocato della locandina. Il progetto voleva mettere in luce, attraverso un’analisi approfondita delle tecniche, della costruzione del personaggio mito, delle vicende pubbliche e private e non ultimo del rapporto con il pubblico, le caratteristiche che oggi ci fanno accomunare due grandi musicisti così lontani nel tempo.
Nella comunicazione proveniente dallo stesso Ducale, il progetto viene definito “coraggioso e innovativo”, che “attraverso un percorso multimediale caratterizzato dalle testimonianze video di Salvatore Accardo, Morgan, Gianna Nannini, Roberto Bolle e Ivano Fossati, ha presentato anche documenti e rari spartiti autografi di Paganini, oggetti e infine il famoso Guarneri del Gesù, l’amato violino “Cannone” a confronto con un frammento della chitarra di Hendrix nella cornice splendida e affrescata della Cappella dogale, un tempo anche cappella musicale. Un modo emozionale e per niente facile di mettere in scena un bene immateriale: la musica”.
A completamento dell’offerta, sono stati organizzati numerosi laboratori per bambini e ragazzi, le iniziative collaterali e le visite guidate. In particolare il SoundLab ha permesso soprattutto ai giovani di sperimentare materialmente la musica con la possibilità di suonare la chitarra elettrica e di comporre un proprio brano. Il laboratorio del liutaio ricostruito e i 4 appuntamenti in mostra con il maestro liutaio Alberto Giordano hanno avvicinato il pubblico a un’arte antica e poco conosciuta come quella della costruzione del violino, della sua conservazione e della tecnica.
I numeri:
29 eventi, incontri e concerti
8 incontri e concerti in città
3 concerti a cura del Conservatorio N. Paganini
5 incontri speciali dedicati agli studenti con Luca Bizzarri
288 ore di presenza studenti in alternanza scuola/lavoro nello spazio SoundLab
169 laboratori per le scuole
153 visite guidate per le scuole
14 laboratori per le famiglie
Dai dati della customer satisfaction dei visitatori singoli:
Il 56,9% dei visitatori è genovese
Il 9,3% ligure
28,5% viene dall’Italia
il 2,1% dal resto del mondo
La mostra ha interessato quasi indistintamente ogni fascia di età
Il 19,4% dei visitatori ha un’età inferiore ai 25 anni
il 26,9% un’età compresa tra i 26 e i 45
il 30,2% tra i 46 e 60 anni
il 19,6% oltre i 60 anni
Tra i personaggi che hanno visitato la mostra: Salvatore Accardo, Morgan, Neri Marcorè, Adriano Panatta, Cesare Prandelli, Stefano Accorsi, Ara Malikian, Daniel Libeskind, Martin Chalfie.