Dal piano Proteggi Italia arrivano in Liguria 333 milioni di euro per il triennio 2019-2021. Secondo il premier Giuseppe Conte, che lo ha presentato questa mattina in conferenza stampa a Palazzo Chigi, «si tratta del più grande piano contro il dissesto del territorio mai fatto in Italia». 11 miliardi di euro i fondi stanziati complessivamente per il Piano.
Domani il presidente del consiglio incontrerà i rappresentanti delle Regioni per discutere dei problemi da affrontare e del possibile riparto di altri fondi che oggi non sono stati ancora ripartiti con il decreto fiscale.
Una vera e propria «terapia del territorio», come l’ha definita Conte, un piano che riguarda tutte le regioni, dal nord al sud, e si regge su quattro pilastri: emergenza, prevenzione, manutenzione semplificazione e rafforzamento governance.
«Norme confuse – aggiunge Conte – hanno ritardato gli interventi sul territorio. Ora dobbiamo semplificare e spendere meglio. Questo è un piano integrato che coinvolge vari ministeri e vari dipartimenti: nel segno della concretezza, abbiamo stanziato quasi 11 miliardi nel triennio 2019-2021. Soldi certi, realmente stanziati. Solo nel 2019 mettiamo a disposizione 3 miliardi di opere concretamente e immediatamente cantierabili contro il dissesto idrogeologico».
Inoltre, per le 17 regioni che tra ottobre e novembre dell’anno scorso sono state colpite da diverse ondate di maltempo, il governo stanzia 3,1 miliardi per i prossimi 3 anni (lo stanziamento è una parte degli 11 miliardi complessivi contenuti nel Piano). Dei 3,1 miliardi, 2,6 previsti nella legge di bilancio sono già stati ripartiti tra 16 regioni e le province autonome di Trento e Bolzano mentre altri 524 milioni sono stati recuperati dal decreto fiscale e dovranno essere successivamente assegnati. Sono previsti 800 milioni per il 2019 e 900 milioni per il 2020 e 2021. La maggior parte dei fondi, quasi 756 milioni in totale nei 3 anni, andranno al Veneto, seguito da Liguria (333 milioni), Friuli Venezia Giulia (277 milioni), Abruzzo (202 milioni), Emilia Romagna (135 milioni) e provincia autonoma di Trento (133 milioni). I fondi arriveranno al Dipartimento della Protezione Civile che a sua volta li assegnerà ai commissari per l’emergenza nelle singole regioni.
In attesa che vengano ripartiti i 524 milioni stanziati dal decreto fiscale, il provvedimento stanzia per i prossimi 3 anni 81 milioni per la provincia autonoma di Bolzano, 116 milioni per la Calabria, 83 milioni per il Lazio, 97 milioni per la Lombardia, 66 milioni per la Sardegna, 221 milioni per la Sicilia, 68 per la Toscana, 11 per la Basilicata, 4,7 per il Piemonte, 9,8 per il Molise, 3 per l’Umbria, 290 mila euro per la Valle d’Aosta.
Il piano prevede anche la nascita, in ciascuna regione, di un Nos, Nucleo operativo di supporto, una struttura di tecnici a sostegno del presidente della Regione che ne fa richiesta per il supporto e il monitoraggio.