Il Comune di Genova apre quattro bandi di gara per la concessione di altrettanti immobili pubblici. Si tratta dei locali in piazza Cadevilla, ai numeri civici 7r-9r e 15, per una superficie complessiva di mq 585 circa, per cui è prevista l’assegnazione in concessione per 15 anni. Il canone annuo a base di gara è di 17.160 euro oltre oneri fiscali. L’ufficio in piazza Portello 4/3, per una superficie complessiva di mq. 169 circa, per cui è prevista l’assegnazione in locazione per 6+6 anni. Il canone annuo a base di gara è 11.850 euro oltre oneri fiscali. Gli uffici e locale commerciale in via Santi Giacomo e Filippo, al civico 2 interni 1 e 2 e civici 8r e 10r, per una superficie utile complessiva di mq. 810 circa, per cui è prevista l’assegnazione in locazione per anni 6+6. Il canone annuo a base di gara è di 29.200 euro oltre oneri fiscali. Solo per questo lotto è riconosciuta all’assegnatario un’opzione di acquisto, entro il sesto anno di vigenza del contratto di locazione, al prezzo di euro 634.800,00 oltre oneri fiscali. Infine, il sottopassaggio pedonale di Piazza Portello: è prevista l’assegnazione in concessione per la durata di 9 anni, per la realizzazione di un punto di sostegno destinato agli utenti della bicicletta. Il canone annuo a base di gara è di 5.250 euro oltre oneri fiscali.
Gli immobili saranno aggiudicati in base al criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa. La valutazione riguarderà sia la qualità del progetto di utilizzo dell’immobile (in base agli elementi individuati nei singoli avvisi) sia del canone offerto rispetto a quello posto a base di gara. La scadenza dei quattro bandi è il 12 aprile 2019.
«L’amministrazione – dichiara il consigliere delegato alla valorizzazione del patrimonio immobiliare del Comune Mario Baroni – ritiene che i locali, benché necessitino di interventi edilizi e impiantistici, possano rivestire, per caratteristiche e ubicazione, un interesse anche per un utilizzo a fini commerciali. L’operazione immobiliare è rivolta a soggetti che siano in grado di sostenere gli interventi necessari per la riqualificazione degli spazi e che offrano un canone adeguato alle attuali condizioni manutentive. Con questa iniziativa – prosegue Baroni – ci proponiamo anche di valorizzare i contesti in cui i beni sono inseriti, sia attraverso la promozione di attività con ricadute positive sul territorio, sia in termini di diversificazione dalle realtà già esistenti sia in termini occupazionali».
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