«Vogliamo essere la prima banca davvero agile che c’è in Italia, una banca che non solo butta già i costi ma soprattutto rende i clienti più soddisfatti perché li serve meglio e in modo più veloce». Lo ha detto il commissario di Banca Carige Fabio Innocenzi illustrando il piano strategico della banca.
Nella presentazione, ha spiegato Innocenzi «abbiamo messo un motoscafo per evidenziare quanto saremo diversi dalle banche che sono come belle, grandi lussuose, sfarzose navi da crociera e hanno il vantaggio delle economie di scala. Possiamo provare a scimmiottarle essendo noi molto più piccoli? La risposta è no. Dobbiamo fare una banca completamente diversa da quelle, dobbiamo fare una banca motoscafo. Il motoscafo ha un grande vantaggio rispetto alle navi da crociera: va veloce e si muove con agilità, il che per noi significa servire i clienti più velocemente».
Secondo il business plan si procederà a eliminare le duplicazioni e impostare il livello di servizio e le attività in base alla futura dimensione della banca. Il processo decisionale sarà reso più rapido riducendo il numero di passaggi e di attori coinvolti nei processi e semplificando e standardizzando le diverse fasi. Per esempio, il tempo di risposta alla richiesta di finanziamento delle pmi scenderà da 22 a 15 giorni. È prevista la riduzione delle varianti di prodotto da 100 a 30 per consentire l’automazione e limitare la complessità interna. Verranno esternalizzate le attività che non generano valore per la banca
Verrà messa in atto di una “lean revolution” che rafforzerà il governo del rischio, eliminando duplicazioni e promuovendo la responsabilizzazione. Alla riduzione dei livelli di verifica corrisponderà l’aumento di responsabilità della prima linea con forti controlli di secondo livello.
È previsto un ridimensionamento organizzativo di 1.050 unità, il numero dei dipendenti passerà da 4.000 a circa 3.000 con prepensionamenti concordati, con utilizzo anche dello strumento offerto dal “Quota 100”, senza ricorso a licenziamenti. Si procederà fino a 200 nuove assunzioni per rafforzare competenze e know-how in nuove aree di business and trasformazione digitale
Il piano valorizza i punti di forza in termini di clientela, risorse umane e specificità del territorio su cui il gruppo è radicato, che presenta una ricchezza finanziaria pro-capite superiore del 24% a quella media italiana.
«È difficilissimo – ha spiegato Innocenzi – far banca in Liguria puntando sulla crescita di imprese medio-grandi ma questa regione è il posto ideale per fare gestione della ricchezza, perché è il posto in Italia e forse in Europa con maggior ricchezza pro capite».
Secondo i dati Bankitalia al 2016 riportati nella presentazione del piano, la ricchezza pro capite in Italia è di 158 mila euro, 194 mila euro nel Nord Italia e di 248 mila euro in Liguria.
Il gruppo Carige punterà quindi a crescere nei segmenti Private e Affluent grazie a un modello di servizio avanzato, più specializzato e mirato per costituire un primario operatore di wealth management sul mercato italiano. Il totale totale delle masse dei clienti è previsto passi dai 13 miliardi del 2018 a 18 miliardi nel 2023, la redditività da 46 a 53 punti base.