Un’associazione, con personalità giuridica, che racchiude enti pubblici, grandi aziende e pmi: si chiama “Centro di competenza per la sicurezza e l’ottimizzazione delle infrastrutture strategiche Start 4.0”, avrà sede a Genova, in una delle sedi del Cnr proprio vicino al ponte Morandi.
Il Centro di competenza è uno degli otto finanziati dal ministro dello Sviluppo economico: 10 milioni di euro, di cui 5 messi dal Mise, il resto dai privati: 13 grandi aziende e 20 pmi.
«Gli obiettivi, spiega Paola Girdinio, che ne è presidente – sono orientamento, formazione e trasferimento tecnologico per le imprese 4.0. Si occuperà della sicurezza e delle metodiche digitali, partendo dal porto, che è il nostro fiore all’occhiello, il fatto di avere nel partenariato le due Autorità portuali liguri è un segnale importante. Il Centro si occuperà di sicurezza delle merci, delle persone, della safety e della cybersecurity. In sostanza verrà creato un modello digitale del porto con l’intelligenza artificiale e la realtà aumentata proprio per gestire la sicurezza, un digital twin, gemello digitale».
Massimo Inguscio, presidente del Cnr, commenta: «La ricerca è il motore dell’innnovazione e dello sviluppo economico, Genova è una realtà importantissima, si realizza una sinergia tra pmi, grandi industrie, altre realtà pubbliche come l’Iit e l’Università. I soldi non sono molti, ma questo Centro dimostra quanto sia importante mettere insieme competenze per poi fare leva su altri finanziamenti, si sfruttano complementarità per lavorare tutti allo stesso scopo. Entreremo in gioco non solo a livello nazionale, ma anche europeo, dove girano molti più finanziamenti.
Il responsabile esecutivo, per i primi tre anni, sarà Roberto Oscar Marcialis: «Siamo ai blocchi di partenza, qui parliamo di un concetto di sicurezza che è declinato su cinque domini applicativi: energia, trasporti, settore idrico, porto, sistema produttivo. Inizialmente ci concentreremo proprio sul porto». Le attività di cybersecurity, safety e security saranno declinati comunque su tutti questi domini.
A livello organizzativo Start 4.0 prevede un’assemblea dei soci e un comitato tecnico scientifico che sarà il “cuore pulsante” del centro. Sono organi di governo: l’organo di controllo, il presidente (Paola Girdinio) e il cda, che è formato da Roberto Carpaneto (Rina Consulting), Fabio Cocurullo (Leonardo), Marco Conti (Cnr), Luca Luigi Manuelli (Ansaldo Energia), Danilo Moresco (Abb), Paolo Piccini (Liguria Digitale), Sandro Scarrone (Cetena), Fabrizio Ferrari in rappresentanza delle Pmi e la stessa Girdinio. Start 4.0 ha anche accordi di collaborazione con Regione Liguria, Università di Genova, Cnit, Digital Innovation Hub Liguria, Cini, Camera di Commercio di Genova.
Capofila è il Consiglio nazionale delle ricerche. L’Associazione coinvolge: Abb spa, Abirk Italia, Aitek, Aizoon Consulting srl, Ansaldo Energia spa, Ansaldo Sts spa, Augentes srl,
Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Orientale, Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Occidentale, Camelot Biomedical Systems srl, Centro per gli studi di tecnica navale Cetena spa, Circle spa, Consorzio Ligure delle Piccole e Medie Imprese per il Distretto Ligure delle Tecnologie Marine, Dgs spa, Digimat spa, Distretto Ligure delle Tecnologie Marine società consortile a responsabilità limitata, Ett spa, European Chemical Management Italia società a responsabilità limitata, Flairbit srl, Fondazione Istituto Italiano di Tecnologia (Iit), Fondazione Ricerca e Imprenditorialità, Fos srl, Gruppo Sigla srl, Imaging Technology Abruzzo – società a responsabilità limitata, I.S.c. srl, Iren spa, Leonardo società per azioni, Liguria Digitale spa, Netalia società a responsabilità limitata, Rina consulting spa, Sedapta srl, Distretto Ligure sui Sistemi Intelligenti Integrati-scpa, Softeco sismat srl, Softjam spa, Stam srl, Tecnologie innovative per il controllo ambientale e lo sviluppo sostenibile società consortile a responsabilità limitata.
I partner metteranno a disposizione diverse strutture e piattaforme: la lighthouse plant di Ansaldo Energia, la Sedapta Academy (piattaforma messa a disposizione da Sedapta), la Smart poligeneration microgrid del Campus universitario di Savona, il Lab Ltm (laboratorio del distretto delle tecnologie marine), lo Shared lab (laboratorio del distretto dei Sistemi integrati), il Coc (Collaborative operation center di Abb), il simulatore di manovra di Cetena, lo Scada Cyber (il laboratorio messo a punto da Leonardo sul tema della sicurezza), il Rina Cube (la piattaforma del Rina).
Per Edoardo Rixi, oggi viceministro alle Infrastrutture, si tratta del completamento di un percorso curato quando era ancora assessore allo Sviluppo economico della Regione Liguria.
«Stiamo lavorando per lo sviluppo economico della città – aggiunge il sindaco di Genova Marco Bucci – su tre filoni: porto e logistica, turismo e alta tecnologia. Questo è un segnale che qui le cose si fanno seriamente. Ci candidiamo per avere qui una bella fetta, dell’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali».
«È un grande traguardo per la nostra regione, segno di quanto le amministrazioni locali e il tessuto imprenditoriale abbiano saputo essere proattivi per costruire qualcosa di utile – commenta il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti – il Centro ligure si occuperà di settori sui quali stiamo già sviluppando competenze e tecnologie sia a livello pubblico che privato, abbiamo infatti già grandi sinergie fra Iit e la nostra Liguria Digitale. Quello di oggi è un ulteriore passo in avanti verso quello sviluppo di innovazione di cui abbiamo fatto bandiera di questa amministrazione».