Banca Cesare Ponti (Gruppo Carige) scommette sul futuro del private banking, oggi ha inaugurato la nuova sede di Albaro, a Genova, e prevede l’apertura di dieci nuove filiali in altre città.
A Genova la sede di piazza Dante resta come punto d’appoggio ma la palazzina liberty di via Pisa 58, da oggi, ospita la nuova filiale operativa e la direzione di area, ed è il punto di riferimento per un team di una ventina di professionisti del risparmio e dell’investimento, tra consulenti, private banker e specialisti di wealth management.
La nuova sede offrirà anche un focus particolare sul mercato dell’arte con l’allestimento di “SpazioPonti” dedicato all’approfondimento delle tendenze e degli artisti del momento.
«Il nostro obiettivo – spiega l’amministratore delegato Maurizio Zancanaro, responsabile anche del wealth management per l’intero Gruppo Carige – è quello di dare un forte impulso all’evoluzione dei servizi private e al wealth management con la valorizzazione del marchio Banca Cesare Ponti nell’offerta di una consulenza finanziaria di eccellenza alla clientela. L’apertura della sede genovese, nella splendida cornice di questa villa in Albaro, conferma l’intendimento di portare Banca Cesare Ponti a essere un player di rilievo nel panorama del private banking e del wealth management a livello nazionale».
Oltre a quella di Genova Albaro, Banca Cesare Ponti aprirà a breve anche nuove sedi a Roma, Firenze, Torino, complessivamente una decina. «Il futuro della banca − spiega Zancanaro − sarà il private banking e la gestione del risparmio. Questa è la nuova sfida di un settore che negli anni ha visto una forte evoluzione, in parte dovuta all’aumento delle regole e della mole normativa. Di conseguenza oggi, in una banca retail, non c’è più il tempo competente a disposizione per seguire il cliente e sviscerare i suoi problemi. Tempo che si trova invece in una banca dedicata».
L’altro passaggio fondamentale, spiega Zancanaro, «sta nella possibilità di farsi pagare i servizi di consulenza, come avviene in molti ricchi Paesi all’estero. Questo consentirà alla banca, oltre a soddisfare il cliente con una consulenza professionale e dedicata, anche di ottenere dei ricavi non solo dalla vendita dei prodotti».