Poco mosse in avvio, le Borse europee guardano con atteggiamento prudente al conflitto commerciale tra Usa e Cina. A Londra l’indice Ftse 100 segna -0,10% a 7.086,63, Parigi -0,09%, mentre a Francoforte il Dax cede lo 0,27% a 10.991,79 punti. A Milano l’indice Ftse Mib arretra dello 0,08%. Lo spread Btp/Bund apre a 282,79, per poi ridursi lievemente a 281.
Sul fronte asiatico le Borse segnano una flessione dietro Wall Street, risentendo delle preoccupazioni per i rapporti commerciali tra Usa e Cina e delle prospettive dell’economia mondiale. Tokyo ha chiuso con una perdita del 2%, Hong Kong ha registrato -0,3%, Seoul -1,2%.
A Piazza Affari corre Bper (+5,5%), dopo l’ufficializzazione dell’acquisto del 49% del Banco di Sardegna e di Unipol Banca dal gruppo bolognese. Nel giorno dei conti Unipol è positiva (+0,5%), mentre cede UnipolSai (-0,9%). Male Ubi congelata per eccesso di ribasso (con un calo teorico del 5%), nel giorno dei risultati e con il consigliere delegato, Victor Massiah, che annuncia la necessità di sostituire il piano industriale visto lo scenario economico avverso.
In rialzo ci sono anche Cnh (+1,6%), Poste (+1,4%) e Moncler (+1,3%). Cedono Recordati (-1,5%), Fineco (-1%) e Pirelli (-0,9%). Fiacca Astaldi mentre notizie di stampa riferiscono che Ihi si sarebbe sfilata dal presentare una offerta. Giù anche Salini (-0,9%), l’altro pretendente al general contractor in concordato preventivo.
Il petrolio: il barile di light sweet crude (Wti), con consegna a marzo, cede 40 centesimi a 52,24 dollari. Al mercato dei future di Londra il barile di Brent con consegna ad aprile apre a 61,16 dollari, lo 0,85% meno della chiusura di ieri.
Le valute: l’euro vale 1,1338 dollari (1,1345 ieri in chiusura) mentre il rapporto euro/yen è a 124,438 (124,41 ieri). Dollaro/yen a 109,73.