È stata approvata la graduatoria dei progetti ammessi al finanziamento del bando Psr-Programma di sviluppo rurale 2014-2020 misura 7.1 rivolto ai gestori delle aree protette dalla rete Natura 2000. Sono 31 le domande presentate, su un budget complessivo di 1,5 milioni di euro.
Otto progetti, per un totale di 400 mila euro, riguardano la provincia di Savona; quattro per un totale di 200 mila euro la provincia della Spezia; altrettanti per 194 mila euro l’area metropolitana di Genova e un progetto da 44 mila euro la provincia di Imperia. Inoltre, al parco di Montemarcello Magra Vara sono stati assegnati 220 mila euro per cinque progetti, al Parco delle Cinque Terre 200 mila euro per quattro progetti, 100 mila al Parco naturale di Porto Venere per due progetti presentati, al parco di Portofino 50 mila euro per un progetto e 50 mila euro al Comune di Bergeggi per un progetto sull’area marina protetta.
«A maggio – spiega l’assessore regionale ai Parchi Stefano Mai – apriremo un nuovo bando che consentirà il completamento del quadro della rete Natura 2000 regionale. Le risorse, stanziate col primo bando, sono assegnate agli enti gestori delle aree protette per piani di tutela e gestione dei siti Natura 2000 e permetteranno di contribuire ad arrestare la perdita di biodiversità, migliorando lo stato di conservazione delle specie e degli habitat di interesse comunitario, salvaguardando anche il paesaggio rurale, mantenendo, ripristinando e valorizzando i servizi ecosistemici dell’alta qualità ambientale, rafforzando le opportunità per le comunità locali. I progetti finanziati dai bandi consentiranno anche di verificare lo stato della Rete Natura 2000, la distribuzione degli habitat, i contingenti e la presenza di quegli elementi e quelle caratteristiche per le quali sono state costituiti originariamente i Sic, siti di interesse comunitario. I piani dovranno infine definire schede di azione riguardo a interventi finalizzati a migliorare o a ripristinare gli habitat naturali, valorizzare le potenzialità turistiche o anche produttive, migliorarne gli effetti ecologici complessivi».
La Liguria è tra le regioni più ricche di biodiversità. «Rappresenta caratteristiche uniche a livello nazionale – spiega l’assessore – nei sui pochi chilometri di territorio trovano spazio ben tre regioni biogeografiche – l’alpina, continentale, mediterranea – ed elementi tra monti e mare che valorizzano e rendono speciale il territorio anche dal punto di vista turistico e delle specificità culturali locali. Tuttavia, per mantenere questo primato è necessario un monitoraggio costante e creare le condizioni affinché resti tale. I cambiamenti climatici, l’abbandono, il disequilibrio nelle popolazioni degli ungulati e altri animali selvatici, il bracconaggio, l’inquinamento, possono far saltare gli equilibri ambientali, creando notevoli scompensi al territorio. È necessario verificare ed eventualmente apportare dei correttivi».