La provincia più virtuosa è quella spezzina, con un 67% di raccolta differenziata, seguita da Savona (58,1%), Imperia (43,6%) e Genova (41,6%). Il report annuale di Legambiente sui Comuni ricicloni, presentato durante l’evento “Eco forum – l’economia circolare dei rifiuti”, dà i risultati dell’edizione 2018 sui Comuni ricicloni. Per Comune riciclone si intende chi rispetta l’obbligo di legge di raccolta differenziata superiore al 65%.
Il Comune con la percentuale di raccolta differenziata maggiore nel 2017 è stato Rialto (Sv) con 88,3%. Sul podio Follo (Sp) con l’83,7% e Garlenda (Sv) con l’83,6%. Sono 100 quelli che superano il 65% nel 2017, erano 63 nel 2016.
La top 10
Dopo i primi 3 già citati, compaiono Carro (Sp) con l’82,7%, Cairo Montenotte (Sv) con l’82,7%, Giustenice (Sv) con l’82,5%, Millesimo (Sv) con l’82,5%, Quiliano (Sv) con l’82,2%, Erli (Sv) con l’82,1%, Leivi (Ge) con l’81,7%.
Siccome il nuovo pacchetto europeo sull’economia circolare pone, tra gli obiettivi, il riciclo del 65% dei rifiuti urbani entro il 2035 e alla stessa data un massimo del 10% di rifiuti che possono essere smaltiti in discarica, è nata l’idea di valorizzare le realtà che non solo rientrano nei limiti di legge, ma addirittura hanno un procapite di rifiuto indifferenziato molto basso. Sono i Comuni battezzati “Rifiuti free“, per rientrare in classifica occorre avere un secco residuo inferiore ai 75 kg all’anno.
In Liguria sono solo 22: Rialto, Follo, Cosseria, Giusvalla, Balestrino, Giustenice, Piana Crixia, Altare, Vendone, Tovo San Giacomo, Ortovero, Erli, Pallare, Dego, Leivi, Bormida, Boissano, Luni, Cairo Montenotte, Murialdo, Quiliano, Garlenda.
Una particolare menzione, da parte di Legambiente, per i 25 comuni costieri che, nonostante l’incremento estivo della popolazione a causa dei turisti, sono riusciti comunque a raggiungere l’obiettivo del 65% di raccolta differenziata: Lerici, Ameglia, Bordighera, Monterosso al Mare, Sestri Levante, Cogoleto, Pieve Ligure, Vado Ligure, Levanto, Celle Ligure, Portofino, Sori, Albissola Marina, Vernazza, Taggia, Bogliasco, Laigueglia, Lavagna, Chiavari, Recco, Pietra Ligure, Ceriale, Bonassola, Loano, Framura.
Legambiente non dimentica però di sottolineare il legame tra rifiuti e mafie: «La Liguria – spiega il presidente di Legambiente Liguria Santo Grammatico – è la dodicesima regione in Italia, la prima del Nord, per illeciti: 237 nel 2017, il 3,2% nazionale. Questi risultati ponderati sul numero di abitanti fanno capire la portata: un illecito ogni seimila abitanti in Liguria, uno ogni 25 mila in Lombardia. La causa è probabilmente dovuta ai tre porti che insistono sul nostro territorio, spesso è lì che si concentra il traffico di rifiuti non dichiarati».
conoscenza, al ministro dell’ambiente Sergio Costa e al ministro delle infrastrutture Danilo Toninelli. “In questi giorni si è avuta una accelerazione nelle scelte che riguardano la demolizione del Viadotto Morandi, con l’annuncio che entro fine settembre sarà presentato un piano per la sua demolizione. Si è anche parlato di tecniche di demolizione, ma ancora nulla si è detto su cosa di vuole fare delle macerie”.