Dal primo dicembre si è realizzata l’aggregazione tra Ire (Infrastrutture Recupero Energia) Liguria, società del gruppo Filse e Ips (Insediamento produttivi savonesi), società di sviluppo locale partecipata anch’essa da Filse, oltre che da una ventina tra Comuni del savonese, Provincia, Autorità di Sistema Portuale e Camera di Commercio Riviere di Liguria.
Dieci dipendenti di Ips sono stati così inglobati in Ire, che potrà così intensificare la propria funzione di supporto sia per il territorio savonese sia a livello regionale.
Regione Liguria, sempre attraverso la finanziaria regionale Filse, ha reso disponibili le risorse per il rafforzamento patrimoniale di Ire, che chiuderà entro dicembre un aumento di capitale di 1,1 milioni di euro per consentirle maggiore manovra come stazione appaltante anche in vista del progetto Erzelli.
«Questo – dice il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti – ci consente di semplificare la struttura delle partecipate. Il nuovo soggetto costituisce un agglomerato professionalmente importante a supporto degli investimenti a livello tecnico. Si tratta di una struttura funzionale attorno a Filse a supporto degli enti locali».
il presidente di Filse Pietro Codognato Perissinotto Ire aggiunge: «Questa operazione, oltre a rispondere a esigenze di razionalizzazione, va nella direzione dello sviluppo e del rafforzamento tecnico della società grazie a competenze integrate nei settori delle infrastrutture, dell’energia e della riqualificazione urbana. Il potenziamento economico, strutturale e organizzativo rende più efficace l’attività di Ire, consentendo alla società di svolgere appieno il ruolo di centrale di committenza e stazione appaltante per le opere di interesse regionale e strategico del territorio. Il tutto anche in vista delle importanti opere infrastrutturali che dovranno essere realizzate con il coordinamento tra Regione e amministrazioni aggiudicatrici, anche rafforzando il livello di legalità e prevenzione negli appalti. Ire continuerà ad agire sotto il coordinamento di Filse».
«È importante aver mantenuto la salvaguardia occupazionale – dichiara Alberto Pozzo, amministratore unico di Ire Liguria – il 59% dei dipendenti ha una laurea tecnica, l’età media è abbastanza bassa: 43,4 anni». «Ire ne esce arricchita – assicura Dario Amoretti, a.d. di Ips – un’agenzia pubblica di dimensione provinciale non ha destino in questo mondo fatto di aggregazioni in tutti i settori. Importante che si continui a lavorare sul savonese, ora a restare un po’ scoperto è l’estremo Ponente».