Gli allevatori piemontesi e liguri hanno integrato il proprio sistema e tutto ciò non è destinato a restare un accordo solo sulla carta. Lo staff piemontese guidato dal direttore Tiziano Valperga è stato protagonista di quattro incontri a livello provinciale con gli operatori zootecnici e l’assessore all’agricoltura della Regione Liguria Stefano Mai, in cui sono stati illustrati i servizi che Ara Piemonte (Associazione regionale allevatori) intende mettere in atto nel 2019.
Particolare attenzione sarà dedicata alla specificità del territorio ligure, dove la produzione di carne e latte è data da una buona presenza di capi di razza Piemontese ma anche di una razza autoctocna da tutelare come la Cabannina, nell’entroterra dell’Appennino fra Genova e La Spezia. Un occhio di riguardo verrà riservato anche agli allevamenti ovicaprini che sviluppano interessanti filiere lattiero-casearie di nicchia.
La Liguria, pur non potendo vantare grandi numeri, mantiene viva una tradizione di formaggi locali apprezzati sul mercato gastronomico, dalla caciotta di Brugnato in Val di Vara a Levante alla Prescinseua genovese, passando per la Giuncata di Savona e arrivando alle Tome e al Bruzzo delle Alpi Marittime, nel Ponente di Imperia.
Le tappe che hanno determinato la “fusione” del sistema allevatoriale tra Piemonte e Liguria hanno visto l’aprile scorso l’assunzione da parte di Ara Piemonte di 6 tecnici di campagna (ex dipendenti Ara Liguria) operativi sul territorio rivierasco per dare continuità al lavoro, al contatto e alla conoscenza con gli allevatori liguri. Il momento istituzionale in cui l’unione è stata sancita è datato martedì 10 luglio, quando nel corso dell’assemblea straordinaria a Cuneo sono state approvate le modifiche statutarie necessarie all’allargamento delle attività dell’associazione anche sul territorio ligure. Un percorso “benedetto” dai vertici dell’Aia, l’Associazione Italiana Allevatori – e sostenuto dalle rispettive Regioni.
Le attività per il 2019 riguardano la ripresa dei controlli funzionali in allevamento (latte e carne) già operativi a partire dal 18 giugno 2018; la gestione delle anagrafi zootecniche; l’assistenza tecnica specialistica nel comparto alimentazione e nutrizione bovini (Dairy Self); la corretta gestione delle mastiti (masti-stop), nonché due progetti specifici per il comparto ovi-caprino (ovin-Capra) e la valorizzazione dell’allevamento e della razza Cabannina. «Accanto a queste attività – precisa il direttore Tiziano Valperga – verrà assicurata la consulenza per il supporto e la revisione dei manuali di autocontrollo e Haccp e si procederà al consolidamento dell’attività di laboratorio per gli allevatori liguri già in piedi da due anni grazie al laboratorio di Analisi Arap di Cuneo».
L’assessore all’agricoltura della Regione Liguria Stefano Mai, sottolinea i vantaggi del “sistema”. «Ara Piemonte – osserva – darà un importante contributo, sia agli allevatori che alla zootecnia ligure, unica per la capacità di produrre carne di eccellenza e prodotti caseari di alta qualità. Tale stretta collaborazione aiuterà l’allevatore a prendere decisioni consapevoli per la gestione della propria azienda e promuoverà la valorizzazione del patrimonio zootecnico e lattiero-caseario ligure».