Apertura negativa a Piazza affari con l’indice Ftse Mib che apre a -0,34% a quota 18.760 (poi si porta a -1,18% alle 9,48), in un avvio di giornata in rosso anche per le principali Borse europee, dopo la seduta volatile della vigilia e il sell-off che ha colpito Wall Street e l’Asia: Francoforte perde lo 0,88%, Parigi lo 0,7%. Mentre resta alta l’attenzione sulla Brexit, con l’incertezza sul voto Parlamentare, l’attesa in Europa è per il nuovo parere della Commissione Ue sulla manovra, che dovrebbe arrivare domani.
A Milano spicca Enel, in rialzo, con il titolo (il migliore del listino) che guarda l’1,7% a 4,63 euro con il nuovo piano strategico 2019-2021 che prevede investimenti per 27,5 miliardi e un dividendo minimo per azione per l’intero periodo, in crescita di anno in anno. Tengono anche le altre utility con A2a (+0,5%) e Italgas (+0,19%) in positivo. A parte Telecom che sale dello 0,18%, ancora positiva dopo la nomina a ceo di Luigi Gubitosi, sul resto del listino prevalgono le vendite: la performance peggiore è quella di Stmicroelectronics, in calo del 2,6% dopo il -3% del Nasdaq di ieri. Giù anche i bancari, tra tutti Banca Carige che perde l’11%.
Lo spread BTp/Bund in avvio di giornata si allarga a 324 punti e poco dopo schizza a 331 (ore 9,39).
I cambi: euro/dollaro a 1,1468 (da 1,1451 ieri in chiusura) ed euro/yen a 128,98 mentre il dollaro/yen scambia a 112,44. In calo il petrolio con il Wti gennaio a 56,9 (-0,52%) mentre il Brent è a 66,31 (-0,72%).
La Borsa di Tokyo chiude in calo, appesantita dalla ricaduta delle azioni tecnologiche su Wall Street e dal crollo delle azioni Nissan (-5,45%), e Mitsubishi Motors (-6,84%), dopo l’arresto del presidente Carlos Ghosn, sospettato di malversazione. Il Nikkei cede l’1,09% (-238,04 punti) a 21.583,12 punti e l’indice Topix lo 0,73% (-11.94 punti) a 1.625.67 punti.