Chiusura di seduta in calo per la Borsa di Milano, anche oggi maglia nera in Europa, indebolita dallo spread saldo sopra i 310 punti (314 in chiusura) e dallo stallo nella contrapposizione con l’Ue sulla manovra. L’indice Ftse Mib segna -0,90% a 18.905 punti, recuperando rispetto al minimo di giornata (-1,7%), mentre l’All Share perde lo 0,88%.
Per quello che riguarda le altre piazze europee, Londra cede mezzo punto percentuale ma vanno bene i titoli di Stato inglesi, con il decennale che segna una riduzione dei rendimenti di 16 punti base, mentre sullo sfondo c’è la vicenda Brexit, con il governo inglese in difficoltà dopo aver raggiunto una bozza di accordo con l’Unione europea. Parigi perde lo 0,8% e Francoforte lo 0,4%.
Sul listino milanese giù i bancari: Intesa (-1,26%), Banco Bpm (-1,06%) e Mediobanca (-1,07%). In controtendenza Bper (+0,83%), mentre Carige cede il 5%, Monte Paschi il 3,75%. Perdono terreno anche gli industriali: Fca -1,34% dopo il calo delle immatricolazioni in Europa, Leonardo -3,28%, Prysmian -5,12%. Nell’energia Enel cede lo 0,94%, Eni su dello 0,34%. Bene invece Pirelli (+1,27%) dopo la trimestrale. Altri netti ribassi per Buzzi (-3,41%), Luxottica e Moncler.
Sul mercato dei cambi, poco mosso il rapporto euro/dollaro a 1,1310, mentre la moneta unica vale 128,19 yen.
Il petrolio tenta di confermare il rimbalzo di ieri: il future di dicembre sul Wti guadagna lo 0,68% a 56,63 dollari al barile, mentre la consegna a gennaio sul Brent si attesta a 66,60 dollari (+0,73%).