Un centro di competenza su cyber security e per la protezione delle infrastrutture critiche a Genova. Lo ha annunciato Leonardo, che ha firmato un protocollo d’intesa con Regione Liguria, Comune di Genova e Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale.
A firmare l’accordo, oltre all’amministratore delegato Alessandro Profumo, i presidenti di Regione Liguria Giovanni Toti e dell’Adsp del Mar Ligure Occidentale Paolo Emilio Signorini, e il sindaco di Genova Marco Bucci.
«Si tratta del primo partenariato pubblico-privato – spiega Profumo – in grado di supportare la sicurezza dei cittadini e del territorio ligure, in una delle regioni di riferimento nel sistema produttivo della nostra azienda».
Leonardo può mettere a disposizione della Liguria e, del resto d’Italia, specifiche soluzioni tecnologiche legate alla resilienza territoriale, al monitoraggio ambientale, alla sensoristica per la sicurezza delle infrastrutture (il monitoraggio satellitare consente di valutare movimenti millimetrici), ma anche tutto ciò che è legato alla sicurezza sia in ambito informatico, sia delle merci (tracciabilità), sia dei cittadini (monitoraggio pedoni, osservazione a infrasrossi).
In base al protocollo, della durata triennale, verranno individuate specifiche aree dove sviluppare i progetti.
L’attuazione delle attività incluse nel protocollo sarà assicurata da uno “steering committee“, un comitato guida, che individuerà le linee strategiche di sviluppo del programma, per estenderlo ad altri partner privati e istituzionali.
«Abbiamo tecnologie che possono essere utili per il territorio – aggiunge Profumo – del resto è qui in Liguria che abbiamo delle competenze specifiche su questi ambiti. Genova diventa un punto di coagulo, metteremo a fattor comune queste competenze, con l’obiettivo di porteremo queste tecnologie in tutta Italia». Profumo rivela anche che tutto era stato deciso prima del crollo del ponte Morandi, ma alla luce di quanto è successo, la notizia assume un’importanza ancora maggiore.
Il porto di Genova per esempio, beneficerà di questa intesa su tre aspetti, come spiega Signorini: «La cyber security, il monitoraggio delle infrastrutture e le tecnologie applicabili al varco di San Benigno per gli accessi.
Tutto ciò potrebbe portare anche nuovi posti di lavoro, ovviamente qualificati, in ambito di cyber security.
Nella nostra diretta Facebook le dichiarazioni di Giovanni Toti e Marco Bucci