Apertura in calo per la Borsa di Milano e le principali piazze europee nell’ultimo giorno di contrattazioni della settimana. L’indice Ftse Mib cede lo 0,64% a quota 19.304 punti, mentre nel continente Parigi cede lo 0,55% a 5.103 punti, a Francoforte il Dax lo 0,33% a quota 11.489 punti. A Londra il Ftse 100 si posiziona sui 7.140 punti in apertura, a pochi minuti dalla apertura degli scambi cede mezzo punto.
In ribasso anche i mercati asiatici dopo il risultato post-elettorale di Wall Street e dopo che la Fed ha confermato che continuerà ad aumentare i tassi di interesse, aprendo la porta a una nuova stretta in dicembre. I listini cinesi risentono del calo delle banche dopo che il governo di Pechino sta pensando di imporre che una quota dei nuovi prestiti sia destinata alle imprese private, con il rischio che il sistema possa accumulare npl. Tokyo ha perso l’1,05%, appesantita anche dalle prese di profitto dopo i recenti rialzi, Seul cede lo 0,3%. Affondano Shanghai e Shenzhen, entrambe in calo dell’1,4%, giù anche Hong Kong che, a scambi ancora aperti, scivola del 2,4%.
A Piazza Affari, alle 9,40, tra i principali rialzi spicca Ferragamo (+2,99%), salgono anche Snam (+1,64%) e Unipol (+1,29%). Pesante ribasso in apertura per Leonardo (-3,81%), Telecom (-3,62%) e Banco Bpm (-2,98%). Giù anche Azimut (-2,92%) e Moncler (-2,73%).
Spread BtP/Bund apre stabile a 297,7 con un rendimento al 3,40%, per poi allargarsi fino a 298,6, al momento risulta in contrazione (297,6).
I cambi: l’euro è ancora in calo a 1,1338 dollari e 129,06 yen, il petrolio è stabile a 60,64 dollari per il barile Wti e a 70,76 dollari per il Brent.