Premio di risultato, smart working e migliori trattamenti per i neo-assunti: su questi punti Iren e le organizzazioni sindacali hanno siglato tre accordi, destinati al miglioramento della vita lavorativa dei dipendenti del gruppo.
L’accordo sul premio di risultato di gruppo, basato sul raggiungimento di target economici e di produttività, qualità o competitività, prevede nel triennio, al conseguimento dei risultati definiti anno per anno, l’erogazione di un montante di oltre 6 mila euro a parametro medio (importo che include una quota consolidata per gli assunti entro il 31 dicembre 2017). Innovativi i meccanismi partecipativi per la definizione e monitoraggio degli obiettivi e la possibilità di destinazione su base volontaria fino al 50% del premio al programma di welfare aziendale.
Alla luce del significativo percorso di crescita per linee esterne intrapreso dal gruppo negli ultimi quattro anni, che ha visto quasi raddoppiare il numero di dipendenti del gruppo, sono inoltre previste regole per la graduale armonizzazione delle società già acquisite o in previsione di esserlo nel corso sviluppo del piano.
Per il personale di nuova assunzione (dopo il 31 dicembre 2017), principalmente rappresentato da giovani assunti con contratto di apprendistato, qualora non soggetto a contrattazione integrativa individuale, sono stati individuati specifici trattamenti economico-normativi, con particolare riferimento all’istituto della previdenza complementare (per il quale si prevede una quota aggiuntiva pari ad almeno 300 euro su base annuale); per gli apprendisti si prevedono inoltre specifici percorsi di inserimento, con meccanismi premiali in relazione alle competenze acquisite e dimostrate sul lavoro.
Con l’obiettivo specifico di accrescere la conciliazione tra vita professionale e vita privata e favorire il conseguimento di obiettivi di sostenibilità ambientale, è stato anche raggiunto un accordo per l’introduzione sperimentale nel gruppo dello smart working, con il coinvolgimento di una platea iniziale di 400 persone.
Gli accordi sono coerenti con gli obiettivi del piano industriale 2018-2023, approvato a settembre 2018, e con la volontà di perseguire, anche attraverso un dialogo costruttivo con le organizzazioni sindacali, un maggior coinvolgimento del personale, fattore chiave di successo per soggetti multiutility come il gruppo Iren.
Nel contesto del mercato del lavoro nazionale attuale, caratterizzato da bassi tassi di occupazione, difficoltà nell’ingresso dei giovani al lavoro (nel 2018 in Italia -dati INPS- solamente 165.998 contratti di apprendistato attivi), scarse meritocrazia e valorizzazione delle competenze nel mercato del lavoro, gli accordi siglati rappresentano un segnale positivo e assumono ancor più valore in quanto raggiunti dopo una fase fortemente conflittuale, culminata a dicembre 2016 con il recesso dai circa 250 accordi integrativi esistenti nel gruppo e superata grazie all’impegno delle parti con la conclusione nel novembre 2017 di un nuovo protocollo delle relazioni industriali di gruppo e successivamente degli accordi di armonizzazione dei trattamenti nei diversi territori in cui opera il gruppo.