Terzo Valico, Gronda di Ponente e completamenti dei terminal portuali a Genova e Savona-Vado “non negoziabili” secondo Confetra, la Confederazione Generale Italiana dei Trasporti e della Logistica. Ne ha parlato questa mattina Nereo Marcucci, presidente della confederazione, aprendo a Roma il congresso Agorà 2018 “Check Uk Log: le infrastrutture strategiche per il trasporto e la logistica”.
Secondo quanto ha affermato Marcucci, sono 15 le infrastrutture italiane, materiali e immateriali, che Confetra ritiene decisive per lo sviluppo del settore e quindi da non considerare negoziabili: oltre, appunto, a Gronda, Terzo Valico e completamenti terminal portuali, si tratta anche dell’Autostrada A36 Pedemontana Lombarda, Alta velocità Napoli-Bari, interventi ferroviari al porto di Trieste, Darsena Europa e collegamenti Fs al porto di Livorno, Interventi ferroviari diffusi (indicati nel contratto di programma Rfi), Terminale Fs Milano Smistamento, adeguamento vecchia linea Fs Bologna-Firenze, Malpensa Cargo District, completamento SS 106 Jonica, Tunnel del Brennero, nodo di Verona, sportello unico doganale. Secondo il presidente di Confetra «nessuna ulteriore project review potrà scalfire questo nostro convincimento»: la richiesta della confederazione è dunque quella di confermare questi interventi dalla projet review che sta conducendo il ministero delle Infrastrutture.