L’avanzata dell’e-commerce è irresistibile, e anche in Italia, dove questo nuovo modo di fare acquisti viene frenato da alcuni fattori, tra cui la diffidenza verso il pagamento elettronico, è questione di poco tempo: a breve gli ultimi ostacoli verranno abbattuti e il cambiamento sarà irreversibile. È lo scenario previsto da Alessandro Giglio, imprenditore genovese fondatore e presidente di Giglio Group, società italiana leader nell’e-commerce 4.0.
«La corsa dell’online – dice Alessandro Giglio, parlando con i giornalisti al Salone Nautico a bordo dello yacht di Nautical Channel, società del gruppo – è irrefrenabile, il mercato cinese, a cui guardiamo con particolare attenzione e su cui abbiamo investito una decina di milioni di euro e altri ne investiremo e che diventa un punto su cui focalizziamo le nostre energie, la nostra attenzione, è il mercato che più rappresenta la trasformazione: oltre il 50% degli acquisti avviene on line, e il 30% del lusso è acquistato dai cinesi, sull’online per i brand del lusso si sviluppano cifre incredibili. Queste abitudini di acquisto che si articolano tra l’acquisto attraverso i market place, ma anche attraverso, per esempio, i social, che stanno diventando protagonisti degli acquisti on line – basti pensare che Facebook sta entrando nel mondo del market place – è quello che segnerà nei prossimi anni i grandi cambiamenti che persone e città subiranno».
L’Italia nell’e-commerce è indietro, è il terz’ultimo paese tra i venti economicamente più sviluppati. «Sì, è anche vero, però – puntualizza il presidente di Giglio Group – che i cambiamenti a volte avvengono in maniera improvvisa, e in certi casi il fatto di essere rimasti indietro comporta uno switch off molto più rapido, e il meccanismo è irreversibile. D’altra parte la penetrazione che sta avendo il digitale nel mondo media, parliamo di Netflix, di Amazon Prime, ci fa pensare che sia in atto un cambiamento molto consistente e molto rapido. Il cambiamento può partire, per esempio, dalla fruizione dei contenuti media, banalmente magari da quelli calcistici, e poi piano piano contagiare gli altri ambiti delle abitudini di vita, delle abitudini di acquisto. Non è un caso che il mondo digitale che frequentiamo quotidianamente si stia attrezzando per fare fronte a questo cambiamento, Facebook sta inserendo il market place all’interno della propria piattaforma e Amazon, che è un market place, sta inserendo i media, c’è una convergenza in atto. Una volta che verrà abbinata la tipologia di pagamento a queste piattaforme il gioco sarà fatto. Il meccanismo sarà irreversibile».
«Il nostro territorio – osserva Giglio – presenta alcune difficoltà logistiche, c’è una tipologia di merce che avrà più difficoltà a entrare nell’uso quotidiano e avrà necessità di tempi più lunghi a entrare nell’e-commerce. Certamente per il mondo che rappresentiamo noi, quello del lusso, del fashion, questo ostacolo è ininfluente. Un cappottino si può ricevere il pomeriggio o la mattina dopo, non cambia molto».
Infine, «c’è ancora diffidenza verso il pagamento elettronico e non solo per motivi fiscali, per un’attitudine mentale. Siamo un paese ancora molto legato al contante. Ci verrà incontro il fatto che ormai i pagamenti si stanno spostando dalla carta di credito direttamente al telefonino e il telefonino aiuta a superare certe diffidenze. E la resistenza al pagamento digitale – conclude il presidente di Giglio Group – sarà completamente superata».
Fondata da Alessandro Giglio nel 2003 e quotata in Borsa sul segmento Star, Giglio Group è una piattaforma di e -commerce 4.0 rivolta principalmente ai millenial. Il gruppo ha sviluppato soluzioni digitali all’avanguardia e rappresenta, nel fashion online, una piattaforma e – commerce a livello globale, sia per il b2c che per il b2b, approvvigionando i quaranta principali digital retailer del mondo. Giglio Group ha lanciato recentemente il proprio modello di T – Commerce: l’utente “vede e compra” cliccando sul proprio smartphone/tablet o scattando una fotografia del prodotto che sta guardando in tv, attraverso i propri canali televisivi, visibili su tutti i dispositivi tv, digitali, web e mobile, in 80 paesi, 5 contineni e in sei lingue. Giglio Group ha sede a Genova, Milano, Roma, Lugano (Ibox Sa), New York (Giglio Usa), Shanghai (Giglio Shanghai) e Hong Kong (Giglio Tv).