Malacalza Investimenti ha chiesto, tramite uno dei suoi legali, Carlo Pavesi, al presidente dell’ assemblea di Banca Carige, Giulio Gallazzi, di eseguire accertamenti su quote detenute da tre fondi e depositate in assemblea che potrebbero essere riconducibili a Raffaele Mincione: Athena Capital, Eurasia Sicav e Eurasia Fund, che detengono circa il 3% circa complessivo dell’azionariato.
Secondo il legale di Malacalza, potrebbero essere riconducibili al finanziere tre fondi Athena Capital, Eurasia Sicav e Eurasia Fund presenti con il 3 per cento del capitale.
Se questi legami fossero accertati, per Pavesi le quote andrebbero sterilizzate ed escluse dal voto, poiché Mincione e i suoi alleati non possono votare per più del 9,99% del capitale.
Gallazzi ha risposto di avere chiesto in apertura dell’assemblea se vi fossero eventuali ragioni ostative all’esercizio del voto e non di non avere ricevuto segnalazioni in tal senso. Pavesi ha controreplicato dichiarandosi insoddisfatto della risposta del presidente dell’assemblea e ha affermato che Gallazzi “si assume responsabilità che vanno oltre il suo ruolo”.
Su richiesta di Gallazzi si è presentato il delegato dei fondi, Marcello Massinelli: Non prendo ordini da nessun azionista – ha dichiarato – questi sospetti sono frutto di malafede o di ignoranza e mi stupiscono. Si tratta di fondi vigilati in Lussemburgo. Sono fondi gestiti da un sgr.