Seduta positiva per Piazza Affari, in controtendenza rispetto a un contesto europeo piuttosto negativo, messo ancora sotto pressione dalle situazioni in Argentina e Turchia, dal braccio di ferro commerciale tra Usa e Cina e dai dubbi sui colloqui sul Nafta. A Milano il Ftse Mib segna un rialzo dell’1,01% a 20.601 punti, mentre l’indice All Share chiude a +0,87% (22.826,46 punti). Parigi tra le peggiori: perde l’1,31%, giù anche Francoforte (-1,1%) e Londra (-0,6%).
A sostenere Piazza Affari è la performance dei bancari, brillanti anche in apertura di seduta. Spiccano soprattutto Intesa Sanpaolo (+5,18%), Ubi Banca (+4,74% dopo il report positivo di JPMorgan) e Finecobank (+3,45%). Sale anche Banca Carige (+2,22%). A incidere sulle chiusura positiva del settore è l’andamento dello spread tra Btp e Bund, sceso sotto i 270 punti (268 in chiusura). Il mercato ha anche apprezzato l’impegno rinnovato del governo di rispettare i vincoli europei in vista della prossima legge di Bilancio.
Giù invece Telecom (-5,41%), dopo il report negativo di Exane e i positivi dati di Iliad. Male anche Mediaset (-3,39%).
I cambi: euro cala sotto quota 1,16 dollari e scambia a 1,1555 dollari. La moneta unica vale 128,817 yen.
Il petrolio vira in negativo: il future a ottobre sul Wti scende dello 0,23% a 69,54 dollari al barile, mentre la consegna a novembre sul Brent si attesta in discesa dello 0,06% a 78,12 dollari.