Partenza incerta per le Borse europee, in attesa dei negoziati Usa-Cina sul commercio e della pubblicazione delle minute dell’ultimo meeting della Fed. In apertura di contrattazioni pesa anche la delicata situazione del presidente americano Donald Trump, che vede due tra i suoi ex collaboratori coinvolti in vicende giudiziarie (Michael Coehn e Paul Manafort). Apertura in leggero calo per Piazza Affari, con l’indice Ftse Mib che cede lo 0,32% a 20.717 punti, in sostanziale equilibrio le europee: Parigi +0,12%, Francoforte guadagna lo 0,17%, Londra -0,4%.
Chiusure altalenanti in Asia: Tokyo chiude in rialzo dello 0,64% mentre Hong Kong oscilla tra profitti e perdite (+0,16%).
A Milano si distingue in apertura Atlantia, che alle 9,32 del giorno del cda straordinario segna un rialzo dell’1,75%. Salgono anche Ubi Banca (+1,46%), Telecom Italia (+1,11%) e Banca Generali (+0,88%. In calo Tenaris (-1,29%), Saipem (-1,07%) ed Eni (-0,46%).
Lo spread tra Btp e Bund apre in calo a 264 punti base, col tasso sul decennale del Tesoro al 2,95%. Il petrolio versione Wti è in rialzo a 66,14 dollari al barile (+0,46%) mentre il Brent sale a 72,90 dollari al barile (+0,40%). Per quello che riguarda i cambi, euro in rialzo all’avvio delle contrattazioni in Europa. La moneta unica scambia a 1,1577 dollari e 127,78 contro lo yen.