In Liguria quasi una nuova impresa su tre è guidata da un under 35: secondo i dati Unioncamere-Infocamere, nell’ultimo trimestre (aprile-giugno 2018), sulle 2.327 nuove aperture d’impresa, 683 sono giovanili (il 29,4%), per un saldo positivo di 444 realtà. Complessivamente, sulle 163.017 imprese liguri registrate, quelle under 35 sono 12.790 (il 7,8%).
Numeri di poco inferiori alla media nazionale: a fine giugno 2018, il Registro delle Camere di commercio conta 551.761 imprese giovanili. Tra aprile e giugno, i giovani imprenditori italiani hanno messo a segno un saldo di 18.659 unità in più tra aperture e chiusure di imprese, pari al 60% dell’intero saldo del periodo. Nel complesso, il peso dell’imprenditoria giovanile sul totale delle imprese è del 9,1%. Tra aprile e giugno le imprese di under 35 hanno rappresentato il 30,8% (28.569 realtà) di tutte le iscrizioni di nuove imprese ai registri camerali.
Tra i principali settori di attività, quelli in cui la presenza di imprese giovanili è più elevata sono le attività dei servizi per edifici e paesaggio (pulizie e giardinaggio), dove gli under 35 hanno una quota del 14,6%, le altre attività di servizi per la persona (tra cui lavanderie, parrucchieri, centri benessere) dove sono il 14,3% e le attività dei servizi di ristorazione (13,9%).
La Calabria è la regione in cui le imprese giovanili rappresentano la quota più elevata sul totale (il 12,8%), seguita a ruota dalla Campania (12,6%) e dalla Sicilia (11,8%). In valori assoluti, la classifica della crescita nel secondo trimestre del 2018 è guidata dalla Campania (+3.004 imprese guidate da under 35), seguita da Lombardia (+2.341) e Lazio (+2.082). La Liguria si piazza al 14esimo posto.
Rispetto alla media delle imprese, quelle giovanili scontano però una fragilità maggiore dal punto di vista patrimoniale. Con riferimento alle imprese costituite in forma di società e con un capitale dichiarato, la quota di imprese under 35 con capitale sociale superiore ai 10 mila euro è nettamente inferiore alla media in ognuna delle classi.
Quanto alla rappresentatività della società italiana, rispetto alla media generale l’imprenditoria giovanile vede una presenza relativamente maggiore di imprese femminili (il 28,9% contro una media generale del 21,9%) e della componente straniera di provenienza extra Ue (il 15,9% contro il 7,7%).