È iniziato poco dopo le 10 al Teatro della Gioventù di via Cesarea a Genova il convegno che dà il via a “Vivaio Liguria”, la federazione di liste arancioni liguri ideata e organizzata da Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria. Presenta gli oratori (una quarantina, i lavori andranno avanti per tutto il giorno, con intervento conclusivo di Toti alle 18.20) Marina Maltagliati di Mediaset.
Tra i partecipanti, esponenti del mondo arancione ligure come il sindaco di Genova Marco Bucci, Ilaria Caprioglio sindaco di Savona, gli assessori regionali Ilaria Cavo e Giacomo Giampedrone che, eletti in consiglio nella lista Toti hanno rinunciato al seggio di consigliere, Lilli Lauro, consigliere regionale della lista Toti e consigliere comunale per Forza Italia, l’assessore regionale di Forza Italia Marco Scajola, il presidente del gruppo di Forza Italia in consiglio regionale Angelo Vaccarezza, la deputata azzurra Manuela Gagliardi, e altri. Manca Elisa Serafini, che si è dimessa pochi giorni fa dalla giunta comunale genovese. E manca lo stesso Toti. Non c’è nessun mistero: questa mattina alla stessa ora, al Mise, è iniziata la riunione sull’Ilva. Preso tra l’impegno istituzionale e quello di partito, il governatore ligure ha cercato di fare fronte a entrambi: questa mattina è a Roma, nel pomeriggio interverrà al convegno.
“Chi siamo, dove andiamo e cosa vogliamo” sono le domande a cui i lavori di oggi dovranno fornire le risposte. Per ora la presenza di esponenti del mondo arancione e di Forza Italia sembra confermare quanto assicurato da Giovanni Toti, dal coordinatore ligure degli azzurri Sandro Biasotti e dallo stesso vicepresidente del partito, Antonio Tajani nei giorni scorsi all’assemblea regionale: gli arancioni non hanno nessuna intenzione di sostituirsi a Forza Italia e di eroderne l’area di consenso: Vivaio Liguria nasce per portare al centrodestra voti che altrimenti andrebbero dispersi.
Lo conferma a Liguria Business Journal Marco Scajola: «Sono con Giovanni Toti e sono assolutamente di Forza Italia ma solidale con il processo arancione, che vuole aggregare, unire e fare crescere. C’è questa realtà, che non è assolutamente contro nessuno, tanto meno, ovviamente, contro Forza Italia ma è un momento di aggregazione di persone che fanno parte della società civile e magari non sono così riscaldate dall’idea di partecipare all’attività di un partito ma vogliono comunque essere vicine a Giovanni Toti, al buon governo che stimo dando alla regione con un centrodestra unito. Non c’è nessuna concorrenza con Forza Italia, il fatto è che le novità spesso spaventano, magari spaventano chi ha paura di perdere qualche poltrona. Abbiamo un leader che è Berlusconi, nessuno lo mette in discussione ma c’è anche questo lavoro per fare crescere il centrodestra senza togliere niente a nessuno».