Il Teatro Nazionale di Genova (nato dalla fusione di Teatro Stabile e Teatro dell’Archivolto) ha ottenuto dal ministero dei Beni culturali 2,6 milioni di euro nell’ambito del Fus, il Fondo unico per lo spettacolo, per il 2018. L’anno scorso, separati avevano ottenuto poco più di 2 milioni lo Stabile e 650 mila l’Archivolto. I vertici del teatro di Genova inoltre hanno fatto sapere che il nuovo soggetto teatrale possa ricevere un ulteriore finanziamento a settembre, quando è previsto un reintegro del Fondo Unico per lo Spettacolo: «Essere al secondo posto di questa classifica ci rende giustamente orgogliosi».
Non è l’unica realtà ligure ad aver preso contributi. La Liguria, paragonata ad altre regioni in cui è viva una tradizione teatrale, sfigura un po’, pur avendo molte realtà sparse sul territorio, paradossalmente va meglio in ambito musicale. Non c’è più, rispetto all’anno scorso, il Teatro Cargo, che aveva preso 39 mila euro, né Lunaria Teatro (38.000 circa), né la Iso Scarl di Toirano (28 mila), tanto per fare un paio di esempi (restiamo a disposizione in caso di errori/dimenticanze, le delibere non consentono la ricerca per testo e risulta più complicato quindi estrapolare i dati).
C’è anche da dire che il Fus 2017 in totale ammontava a 341 milioni, mentre quello del 2018 arriva a 333,9 milioni, di cui oltre il 53% spetta alle Fondazioni lirico sinfoniche (178 milioni), il 21,25% alle attività teatrali (70 milioni), il 18,04% alle attività musicali (60 milioni) e il 3,5% a quelle di danza (11,6 milioni).
Proseguendo nella categoria Teatro, il Teatro della Tosse – Fondazione Luzzati, ha conquistato 691.693 euro (erano 704 mila nel 2017).
Per le imprese di produzione teatrale la Cmc – Collegio musici e cerimonieri società cooperativa di Sanremo ha racimolato 29.257 euro (27.864 nel 2017). Seimila in più per Kronoteatro associazione culturale (Albenga): 35.359 euro (42.853 nel 2017), nell’ambito delle imprese di produzione di teatro di innovazione nell’ambito della sperimentazione e nell’ambito del teatro per l’infanzia e la gioventù (prime istanze).
Il Politeama genovese fa parte della categoria degli organismi di programmazione: alla società Politeama spa sono andati 63.863 euro (66.208 nel 2017).
Due i Festival liguri che hanno ottenuto un contributo: 27.900 vanno al Comune di Borgio Verezzi, per l’omonimo festival teatrale estivo (ne prese 41.674 nel 2017), mentre 21.979 all’associazione Chance eventi (che organizza il Suq a Genova), un contributo in calo di 7 mila euro rispetto al 2017.
Per la categoria Festival di Teatro di strada la Artificio 23 spezzina (organizza tra le altre cose l’Andersen Festiva) ha ottenuto 11.511 euro.
Per quanto riguarda i Festival multidisciplinari solo quello della Compagnia teatro Akropolis ha ottenuto contributi per 40.872 euro.
Fus Teatro, chi può partecipare
L’Amministrazione eroga contributi ai soggetti che svolgono attività teatrali in base agli stanziamenti destinati dal Fondo unico per lo spettacolo.
Sono considerate attività teatrali il teatro di prosa anche d’innovazione infanzia e gioventù, il teatro di strada, la commedia musicale – a condizione che il testo e le musiche siano originali e di autori italiani contemporanei – e l’operetta.Sono individuate le seguenti tipologie di soggetti ammissibili al contributo: Teatri nazionali (art. 10); Teatri di rilevante interesse culturale (art. 11); Imprese di Produzione (art. 13) anche giovanili (art. 13, comma 2); Imprese di produzione di teatro di innovazione sperimentazione e infanzia e gioventù (art. 13 comma 3); Imprese di produzione di teatro di figura e di immagine (art. 13, comma 4); Soggetti che svolgono teatro di strada (art. 13, comma 6); Centri di produzione teatrale (art. 14);
Circuiti regionali (organismi di distribuzione, promozione e formazione del pubblico) (art. 15); Organismi di programmazione (art. 16); Festival (art. 17); Soggetti pubblici e privati che realizzino progetti di promozione finalizzati (art. 41) al ricambio generazionale, alla coesione e inclusione sociale, al perfezionamento professionale, alla formazione del pubblico.I progetti multidisciplinari (Circuiti regionali, Organismi di programmazione, Festival) sono disciplinati da altri articoli.
Tre i beneficiari dei fondi dedicati alla danza: l’associazione culturale balletto civile della Spezia ha ottenuto 76.774 (73.119 nel 2017). La Fondazione Luzzati Teatro della Tosse onlus, che sta diversificando la propria proposta al pubblico, ha ricevuto 53.883 euro, in aumento rispetto ai 51.318 del 2017.
Novità genovese rispetto all’anno passato per quanto riguarda il perfezionamento professionale: 36.799 alla Deos – Danse ensemble opera studio.
Le realtà musicali sono forse la parte più rappresentativa anche del territorio ligure, non limitandosi alla sola Genova.
Tre i “big” che superano i 100 mila euro sono tre: il centro culturale sperimentale lirico sinfonico Teatro dell’Opera giocosa -onlus (Savona) con 333.000 (335 mila nel 2017), la Fondazione orchestra sinfonica di Sanremo con 778.466 (741 mila nel 2017) e la Giovine orchestra genovese con 283.122 (erano 269 mila nel 2017).
Fondi anche per l’Orchestra sinfonica di Savona che ottiene 76.816 euro (guadagna circa 3 mila euro rispetto al 2017), per la Società dei concerti onlus della Spezia con 65.030 euro (perde circa 33 mila euro rispetto al 2017) e per l’Ensemble nuove musiche di Savona con 24.966.
In calo il contributo per il Festival di Cervo con 39.624 euro (37.738 nel 2017).
Chi può accedere al contributo e come
Requisito indispensabile per l’accesso da parte degli organismi richiedenti contributi Fus è il comprovato svolgimento professionale dell’attività (dal 2015 non è più necessario il requisito dell’esperienza triennale).
L’amministrazione concede contributi per progetti triennali – corredati da aggiornato programma per ciascuna annualità. Concede invece annualmente contributi per tournée all’estero (nonché a manifestazioni di concertisti solisti di riconosciuto valore artistico).
La domanda va presentata entro il termine del 31 gennaio di ogni annualità.