Tasso di sofferenza sensibilmente inferiore a quello del sistema bancario grazie a valutazioni basate su dati e informazioni e non su sistemi di rating automatici, sostegno alle microaziende penalizzate nell’accesso al credito dalle loro dimensioni, 54 milioni di euro di garanzie su 122 milioni di finanziamenti, numero delle imprese aderenti in crescita. È quanto emerge dalla relazione di Confart Liguria sulla gestione al bilancio al 31/12/2017.
«Siamo soddisfatti – dichiara il presidente Gianluca Gattini – dei risultati raggiunti dal nostro confidi che si è confermato strumento fondamentale per garantire l’accesso al credito da parte delle micro e piccole aziende liguri e nel 2017 è arrivato a contare a 11.263 imprese associate. Ogni anno il numero dei nuovi soci aumenta».
In questi anni sono stati espulsi dal mercato alcuni importanti player nazionali del sistema dei confidi (Eurofidi in primis), il che ha fatto sorgere da più parti dubbi sull’utilità dello strumento. «I confidi – puntualizza Gattini – sono imprese e come tali hanno risentito degli effetti che la crisi economica degli ultimi anni ha avuto su tutti i settori produttivi, compreso quello bancario. Dalle analisi delle federazioni di rappresentanza, Assoconfidi, Fedart, Federconfidi per citare le principali, emerge chiaramente il quadro di difficoltà in cui si muove il sistema e la grande eterogeneità dei soggetti che il sistema compongono. Nonostante le difficoltà Confart non ha mai abdicato al suo ruolo di sostegno alle imprese, sempre nel rispetto delle regole di sana e prudente gestione. E proprio l’esempio di Confart conferma come un confidi opportunamente valutato possa rappresentare a tutt’oggi il migliore strumento di ingegneria finanziaria attivabile dall’ente pubblico, soprattutto a livello territoriale, per favorire l’accesso al credito delle micro e piccole imprese».
Nel bilancio 2017 di Confart è significativo il dato che riguarda l’incidenza delle posizioni a sofferenza, elemento che ha creato non poche difficoltà al sistema bancario nazionale negli ultimi anni. Mettendo a confronto i tassi di incidenza delle sofferenze del sistema bancario ligure sul totale dei finanziamenti in essere con lo stesso dato riferito al confidi si evidenziano sensibili differenze a favore di quest’ultimo: nel 2017 a un tasso di sofferenza del sistema bancario ligure, riferito al comparto delle piccole imprese, del 14,10%, si contrappone il tasso di sofferenza di Confart dell’ 8,90%.
«I sistemi di rating adottati dalle banche per valutare la rischiosità delle aziende affidate – spiega il direttore Monica Nolo – hanno mostrato limiti significativi, soprattutto se riferiti al comparto delle micro e piccole imprese. Il nostro processo di valutazione del rischio è basato esclusivamente sull’analisi puntuale di dati e informazioni e non su sistemi di rating/scoring automatici. E il dialogo costante con le aziende, reso possibile anche grazie alla sinergia creata con le associazioni di categoria di nostro riferimento, Cna e Confartigianato, ci consente di raccogliere informazioni fondamentali per valutare la solidità delle imprese e dei progetti imprenditoriali che garantiamo».
Indicativo anche il dato che emerge dall’analisi di Confart dei tassi a breve termine applicati dalle banche alle imprese non rischiose e alle imprese rischiose.
Le banche di norma applicano tassi di interesse sensibilmente differenti a seconda che l’azienda affidata sia più o meno rischiosa; questa differenziazione, valida per quasi tutti i comparti, secondo l’analisi di Confart si è tuttavia quasi del tutto annullata per il comparto delle micro-imprese che, oggi, pagano un tasso analogo a prescindere dalla loro rischiosità. «Nel corso degli anni – osserva Nolo – le banche hanno cercato di recuperare marginalità dai finanziamenti di piccolo importo, generalmente ritenuti poco profittevoli, aumentando in misura indiscriminata i costi applicati».
Mettendo a confronto i tassi a breve termine adottati sui finanziamenti garantiti da Confart risulta che sia le micro-imprese non rischiose sia quelle rischiose possono beneficiare, grazie all’intervento del confidi, di condizioni paragonabili a quelle che il sistema bancario riconosce alle imprese di medie dimensioni più strutturate (2,90% per le imprese non rischiose e 4,5% per le imprese rischiose).
Secondo il vicepresidente Marco Desiderato «i dati esposti testimonino del ruolo centrale svolto da Confart per supportare le aziende nel confronto con il sistema bancario. Confidi come il nostro rappresentano uno degli strumenti di ingegneria finanziaria più efficaci di cui le amministrazioni locali possono avvalersi per sostenere le micro e piccole imprese che, anche grazie a politiche volte a favorirne l’accesso al credito, possono crescere, contribuendo così allo sviluppo dell’economia territoriale. Da notare – prosegue Desiderato – che l’attività di Confart è mirata ad assistere principalmente le operazioni a medio-lungo termine attraverso le quali si forniscono alle imprese fonti stabili di finanziamento garantendone, di conseguenza, un rafforzamento sotto il profilo patrimoniale. Il 70% delle operazioni garantite sono finanziamenti finalizzati agli investimenti».
Rinnovato cda: Gattini presidente, Desiderato vicepresidente
Confart Liguria è il confidi promosso dalla Regione Liguria e partecipato da Filse, Cna Liguria, Confartigianato Liguria e Unioncamere Liguria. Oltre che dai soci promotori il confidi è partecipato da 11.263 imprese che rappresentano i soci ordinari.
Nei giorni scorsi il rinnovato consiglio di amministrazione di Confart Liguria ha eletto per il prossimo triennio presidente Gianluca Gattini e vicepresidente Marco Desiderato.
Nel 2006 Confart ha attuato il progetto di fusione per incorporazione delle quattro Cooperative Artigiane di Garanzia delle province di Imperia, Savona e La Spezia. Per valorizzare le peculiarità territoriali da allora l’attività deliberativa del Consorzio è strutturata in tre Comitati tecnici riferiti alle province di Imperia, La Spezia e Savona, aventi facoltà di deliberare la concessione di garanzie su finanziamenti di importo massimo pari a 50.000 euro, e un Comitato esecutivo che surroga al ruolo del Comitato tecnico per la provincia di Genova e delibera con competenza regionale ed extra-regionale garanzie su finanziamenti di importo superiore a 50.000 euro.
Nel 2017 garanzie in calo
Nel corso del 2017 le garanzie complessivamente concesse da Confart sui finanziamenti erogati (cosiddette garanzie perfezionate) si sono ridotte del 22,30% rispetto all’anno precedente.
«A questo risultato negativo – si legge nella relazione sulla gestione al bilancio al 31/12/2017 – hanno sensibilmente contribuito l’andamento dei rapporti con Banca Carige e la mancata riapertura dell’operatività sino a fine 2017. Infatti, nonostante la verifica sulla consistenza dei fondi si fosse positivamente conclusa alla fine di febbraio, alcuni elementi di carattere organizzativo ed amministrativo che hanno interessato la banca e la definizione con la stessa di un’operazione di liquidazione forfetaria di posizioni deteriorate non hanno consentito di riattivare la convenzione sino alla fine del mese di novembre. La ripresa dei rapporti e la fattiva volontà della banca di ritornare ad essere strumento di supporto del territorio ci hanno consentito di sviluppare, già a partire dai primi mesi del 2018, un importante rapporto di sinergia che ci auguriamo possa consolidarsi anche in futuro».
«A partire dalla seconda metà dell’anno – prosegue la relazione – si è registrato un rallentamento di attività anche con l’altro nostro storico partner di riferimento, ovvero Carispezia. Tale andamento, purtroppo confermato anche con riferimento al primo trimestre del 2018, per la banca sembra attribuibile ad una generica riduzione di concessioni a favore del segmento imprese. Si stanno valutando con i vertici dell’istituto interventi volti a favorire uno sviluppo degli interventi congiunti a sostegno delle aziende. Prosegue invece in ottima sinergia il rapporto con Artigiancassa Banca che ha visto un ulteriore sviluppo di operatività anche nel 2017. Tale andamento è sostenuto dalle ottime condizioni accordate dall’istituto sui finanziamenti assistiti dalla garanzia Confart e dal generale apprezzamento da parte delle imprese artigiane delle misure di agevolazione messe in campo a loro favore dalla Regione Liguria».
Nel maggio 2017 Confart Liguria ha siglato un contratto di rete – Rete ConfAct – con Artigiancredito Toscano, uno dei maggiori confidi di livello nazionale sia per dimensioni sia per solidità patrimoniale (il bilancio 2017 espone un attivo di oltre 200 milioni di euro, garanzie in essere per oltre 700 milioni di euro e un CET1 Ratio del 19,34%). Il contratto consente al confidi ligure importanti sinergie e un ulteriore consolidamento.
Attraverso la sottoscrizione del contratto di rete, inoltre, Confart ha ottenuto dal Mise il contributo previsto dall’art.1 comma 54 della Legge di Stabilità 2014. L’accoglimento della domanda consente al confidi di poter disporre di risorse stimate in circa 1,3 milioni di euro da utilizzare per la concessione di nuove garanzie.