Riunione ad alta tensione quella del cda di Banca Carige in calendario per questa mattina. Si discuterà delle dimissioni del presidente Giuseppe Tesauro e dei consiglieri Stefano Lunardi e Francesca Balzani, che hanno contestato la gestione dell’ad Paolo Fiorentino.
Tesauro inoltre ha sollevato una questione “morale” nei confronti dell’ad dopo che è emersa un’intercettazione telefonica nell’ambito dell’inchiesta sul nuovo stadio della Roma in cui Luca Parnasi consiglia all’ad di Carige di assegnare una consulenza a Luca Lanzalone. Nel dialogo intercettato Fiorentino non accenna a nessuna decisione in proposito e a Lanzalone la banca non ha mai concesso nessuna consulenza ma per Tesauro la vicenda è sufficiente per sollevare la questione “morale”.
Fiorentino ha risposto con una querela, dando mandato all’avvocato Grazia Volo di tutelarlo dalle «affermazioni diffamatorie» di Tesauro.
Secondo lo statuto il presidente deve essere eletto dall’assemblea e i consiglieri sono cooptati dal cda. Ma è assai improbabile che il board della banca possa procedere oggi o a brevissimo termine a sostituire i tre consiglieri. Anche perché Raffaele Mincione, che detiene una quota superiore al 5% della banca attraverso le società Pop12 e Time & Life comunica di aver inviato una lettera al cda di Banca Carige per chiedere la convocazione dell’assemblea degli azionisti per settembre con all’ordine del giorno la revoca del board e la conseguente nomina di un nuovo consiglio. Mincione aveva chiesto un rinnovo del cda al momento del suo ingresso nel capitale azionario di Carige e aveva visto respinta la sua richiesta.
Ora Mincione commenta: «Ho preso questa decisione come atto dovuto per tutelare il corretto proseguimento del piano di crescita e il futuro sviluppo di Banca Carige, con l’obiettivo di difenderne il valore. Ritengo, infatti, che la situazione a livello di governance sia repentinamente peggiorata e sia venuto a mancare il contesto favorevole affinché il management possa portare avanti le azioni già avviate e necessarie alla ristrutturazione della Banca, quelle stesse approvate e auspicate anche dalla Bce e dalla Banca d’Italia».
Il prossimo cda previsto per il 3 agosto dovrà prendere in esame i conti semestrali.