Ha fatto tappa a Genova il roadshow di presentazione del progetto Management e Imprese alla sfida dell’economia circolare, realizzato da Confindustria in collaborazione con Sistemi Formativi Confindustria e Università Luiss Guido Carli, e con il supporto dell’associazione 4.Manager. L’incontro ieri, nella sede di Confindustria.
Scopo del progetto è condividere best practice legate al modello economico circolare per metterne in evidenza i vantaggi concreti, ottenuti intervenendo su tutta la catena del valore aziendale, dalla progettazione al “fine vita” di un prodotto.
«La spiccata tendenza all’innovazione che caratterizza il tessuto imprenditoriale ligure – ha osservato Sonia Sandei, vicepresidente Confindustria Genova, introducendo i lavori – favorisce l’ideazione e l’applicazione di processi aziendali orientati alla sostenibilità». Lo confermano le testimonianze di Carolina Candelo, progetto dixpari – Spa (Stampaggio Plastica Affini), di Rosario Capponi, progetto Ariadne – Futuredata, e di Luigi Orlando, Ecolegno Genova e Revetro.
Creatività e rispetto per l’ambiente sono alla base dell’esperienza di economia circolare che Spa ha sviluppato con il progetto dixpari: «Con lo sfrido della lavorazione della plastica – spiega Candelo – creiamo lampade di design: pezzi unici, ciascuno numerato e firmato. In questo modo diamo nuova vita e valore a materiale di scarto altrimenti destinato allo smaltimento».
Il sistema di lettura digitale sviluppato da Futuredata, precisa Rosario Capponi, «ha l’obiettivo di individuare i materiali contenuti nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche per ottimizzarne il processo di recupero e destinarli alla realizzazione di nuovi oggetti».
L’elemento peculiare nell’attività di riciclo del vetro dell’azienda guidata da Luigi Orlando consiste nella “filiera corta”: «Il vetro raccolto viene rifuso nelle vicinanze del nostro impianto per essere nuovamente lavorato in una vetreria in Liguria. Il riciclo del legno, invece, si inquadra in una prospettiva di economia circolare proiettata al futuro: siamo impegnati a individuare nuovi sbocchi, oltre quello della produzione di pannelli truciolari, per attivare altre filiere ecoinnovative».
Il quadro di riferimento dell’economia circolare è stato illustrato da Giulio Molinaro di Confindustria, mentre di opportunità, vantaggi e modelli di business ha parlato Francesco Rizzi, professore associato di economia e gestione delle imprese all’Università degli Studi di Perugia: «Ridurre i costi di produzione, puntando su processi sostenibili e sviluppando, al tempo stesso, nuovi prodotti in linea con la sensibilità ambientale: questa è l’economia circolare – ha riassunto Rizzi – una “materia” sempre più strategica oggi, ai tempi di Industria 4.0 e Agenda digitale».