Apertura positiva per la Borsa di Milano: alle 9,06 il Ftse Mib segna un leggero rialzo dello 0,42% a quota 21.777, All Share a +0,41%. Sulla stessa scia anche Francoforte e Parigi: il Dax segna un +0,4%, il Cac 40 +0,3%. Piatta Londra, dove il Ftse 100 apre a +0,05%
A Piazza Affari spiccano Generali (+1,3%), che ha chiuso la cessione di Leben in Germania, e Fca (+1,6%). Bene anche Mediobanca (+2,3%), Unicredit, in rialzo dell’1,98%, Intesa Sanpaolo +1,7%, Banco Bpm +1,9% e Cnh Industrial +1,26%. Rimbalzano Tim (+1,47%) e Mediaset (+1,12%), mentre segnano un avvio debole Moncler (-0,9%), Ferragamo (-1,5%), Snam (-0,5%) e Terna (-0,47%).
Sul fronte orientale, la Borsa di Tokyo ha chiuso le contrattazioni col segno meno, a un giorno dall’entrata in vigore dei nuovi dazi in Cina sulle merci statunitensi, con gli investitori che monitorano possibili inasprimenti degli scambi commerciali a livello globale. L’indice Nikkei perde lo 0,78% a quota 21.546,99. Lo scivolone tocca tutte le borse asiatiche, che toccano il livello più basso in nove mesi: Shanghai lascia sul terreno lo 0,76%, Shenzen lo 0,93% e Hong Kong l’1,06%.
Il petrolio scende sotto i 74 dollari al barile mentre gli investitori temono il restringimento delle forniture statunitensi contro un impegno da parte dell’Arabia Saudita per espandere la produzione: i future del Wti ad agosto sono in calo dello 0,5% a 73,95 dollari al barile, mentre quelli a settembre del Brent cedono lo 0,55% a 77,82 dollari.
Sul mercato valutario l’euro è scambiato a 1,169 dollari (da 1,164 dollari ieri), lo yen è invariato sul dollaro a quota 110,50, e sull’euro a un valore di 129,30.
Apertura invariata per lo spread fra Btp e Bund tedesco: il differenziale segna 235 punti, il rendimento del decennale è pari al 2,66%.