La Uil Liguria evidenzia i problemi che i lavoratori del commercio e del turismo dell’imperiese stanno affrontando nel pieno della stagione, a causa dei problemi al confine tra Italia e Francia, legati alla questione dei richiedenti asilo a cui è vietato il passaggio alle frontiere. Frontiere che sono tornate a essere presidiate.
«Apprendiamo di situazioni che hanno del surreale, – dice Marco Ghini, segretario generale Uil Liguria – tutte a svantaggio delle comunità del lavoro e delle attività commerciali e turistiche dei nostri territori, per non parlare del disagio dei lavoratori frontalieri costretti a subire code, rallentamenti, controlli continui».
I controlli a tappeto della gendarmeria francese, per il timore che i migranti lascino l’Italia per la Francia, e di conseguenza le continue deroghe a Schengen, innalzano il livello di insicurezza percepita e gettano nello sconforto lavoratori e operatori di turismo e commercio. Si temono battute di arresto in questi settori che, soprattutto nella buona stagione, fanno vivere e crescere l’Imperiese e la Liguria. Muoversi è diventato un problema serio.
La Uil della Liguria, afferma Ghini: «Mette a disposizione competenze e spirito di missione per favorire il dialogo e riportare equilibrio tra le comunità sociali ed economiche, senza dimenticare che le criticità legate alla sventura delle persone che cercano rifugio in Paese non in guerra vanno gestite in un clima diverso da quello attuale. Non crediamo a un Europa basata sulla diffidenza e sulla tensione, crediamo a un Europa che tuteli i cittadini e le attività sui territori, crediamo a un Europa che sappia gestire i flussi dei lavoratori tra uno stato e l’altro e la libera circolazione dei giovani e degli studenti che fanno della fiducia la loro finestra sul futuro».