Tempi d’attesa per le prestazioni con priorità differita (30 giorni per le prime visite 60 giorni per le cosiddette prestazioni strumentali, ossia esami diagnostici) rispettate al 95%, una percentuale che vale il terzo posto italiano dopo Emilia Romagna e Veneto.
«Sappiamo che c’è ancora molto da fare, ma queste notizie ci danno il giusto stimolo per andare avanti con il nostro lavoro e migliorare sempre di più la vita di pazienti e cittadini. Grazie a tutti gli operatori e ai direttori per questo risultato e per quelli che insieme raggiungeremo in futuro, nonostante la situazione trovata tre anni fa», dice la vicepresidente della giunta regionale e assessore alla Sanità Sonia Viale. I dati sono stati confrontati dopo che le Regioni le hanno comunicate al ministero della Salute, in vista della predisposizione del prossimo piano nazionale.
I dati sono stati ripresi oggi dal Corriere della Sera.
Andando a vedere il monitoraggio pubblicato sul sito di Alisa, la situazione risulta molto migliorata rispetto al passato, resiste ancora qualche sacca di minor efficienza (oculistica per esempio) e con il San Martino maggiormente in difficoltà rispetto alle Asl.