Un Dea di I livello, con 402 posti letto, un bacino di utenza di circa 322.500 persone. Un punto di riferimento per l’attività a elevata intensità e complessità nell’area del Ponente genovese. Questo il profilo del nuovo ospedale del Ponente che sorgerà sulla collina degli Erzelli. Un profilo tracciato da Regione Liguria nell’analisi di fattibilità elaborata dalla Commissione tecnica composta, oltre che da Regione stessa attraverso Filse e Ire, anche dai rappresentanti di Alisa, Asl 3, Comune di Genova e Università. 160,4 milioni di euro il costo stimato per la realizzazione.
«Su questo ospedale si è parlato troppo e fatto poco – dice Sonia Viale, assessore regionale alla Sanità – occorreva considerare che il finanziamento statale per i nuovi ospedali non esiste più, l’ultimo a beneficiarne è stato il Felettino. L’idea di ricorrere alla finanza di progetto è prevista dal codice degli appalti. Sarà l’opera sanitaria più grande in Italia dei prossimi anni».
Prossimi step: avvio della procedura a evidenza pubblica, prevista dal nuovo codice degli appalti per i partenariati pubblico-privati, e il bando di gara che uscirà entro l’autunno, il cui esito è previsto entro la primavera prossima. Secondo le stime, la struttura sarà operativa nel 2023: saranno necessari 4 anni per la sua costruzione. Giovanni Toti e Marco Bucci assicurano che, dal punto di vista burocratico, le strutture faranno il possibile per accorciare i tempi tecnici. «Con questo risaniamo lo squilibrio di ospedali rispetto al Levante», dice Toti.
Dei 402 posti letto previsti nella dotazione complessiva, 321 saranno in regime ordinario, 61 in regime di day care, oltre a 20 posti letto accreditati ma non convenzionati con il sistema sanitario regionale. Degli oltre 160 milioni per la realizzazione, 36 milioni sono previsti per arredi e attrezzature e 14,4 milioni per i parcheggi seminterrati con 940 posti auto. Sul fronte occupazionale, il nuovo ospedale avrà il vincolo di assumere lavoratori dipendenti pubblici.
Nel dettaglio ecco come sarà riorganizzata l’offerta di posti letto, dove la dotazione resta invariata, ipotizziamo che si verifichi uno spostamento dagli altri presidi:
A oggi si contano due punti di primo intervento nel ponente genovese (Micone e Gallino), un pronto soccorso (Evangelico di Voltri) e un Dea di I livello (Villa Scassi), per un totale di 94.397 accessi complessivi, di cui 43 mila solo al Villa Scassi. La realizzazione del nuovo ospedale del Ponente a Erzelli non comporterà la chiusura di Villa Scassi, bensì il suo mantenimento come punto di primo intervento. «Il Villa Scassi regge grazie ai suoi operatori – sottolinea Viale – non per la struttura che è troppo piccola in relazione al numero di accessi».
Per Marco Bucci, sindaco di Genova: «Un ospedale ad alta tecnologia consentirà di amplificare gli effetti positivi di un’eccellenza simile, anche sull’economia locale. Non dimentichiamo che Genova anticipa di 20 anni ciò che succederà nel resto d’Italia dal punto di vista dell’evoluzione della popolazione. Grazie ai big data e alla ricerca che si farà a Erzelli potremmo essere all’avanguardia in molti ambiti». Bucci ha anche assicurato che il Comune si impegnerà per fornire un servizio di trasporto pubblico all’altezza. Al momento l’unico bus che effettua servizio costante è il 128 da Sestri Ponente, un pulmino. Il 5, che parte dalla stazione di Cornigliano, effettua solo corse al mattino e nel tardo pomeriggio.