Si riunirà il 10 luglio il cda di Banca Carige. Ovviamente il tema principale saranno le dimissioni dal board del presidente Giuseppe Tesauro e del consigliere Stefano Lunardi ma anche i conti dei primi sei mesi, che dovrebbero confermare i risultati positivi del primo trimestre e le previsioni di utile per fine anno, e saranno presi in esame nella seduta del 3 agosto.
La sostituzione di Tesauro e Lunardi spetta all’assemblea straordinaria dei soci, che dovrebbe essere convocata dopo l’estate, verosimilmente in settembre. L’assemblea dei soci ratifica le scelte prese dai maggiori azionisti ma quella di Carige in settembre potrebbe generare ulteriori tensioni ai vertici della banca ligure e riservare sorprese. Il nuovo azionista Raffaele Mincione, detentore del 5,4% del capitale, non aveva finora ottenuto una revisione del board che riflettesse il suo ingresso nell’azionariato. Mincione in questi mesi non aveva chiesto la convocazione di un’assemblea per il rinnovo del cda ma quella di settembre potrebbe essere l’occasione per ottenerlo e contrastare il controllo sulla banca del maggior azionista, il vicepresidente Vittorio Malacalza (20,6% del capitale) cercando un’alleanza con altri soci. Il primo passo sarebbe proporre un’integrazione all’ordine del giorno per il rinnovo del board.
Malacalza , secondo quanto previsto dallo statuto, ha assunto ad interim la carica di presidente laciata vacante da Tesauro
Intanto l’amministratore delegato Paolo Fiorentino è volato a Francoforte per un incontro con la Bce. L’organo di vigilanza europeo vorrà informazioni sulla banca ligure dopo gli scossoni dei giorni scorsi.