C’è l’accordo, c’è il cronoprogramma dei lavori (ancora non comunicato ufficialmente) per il cosiddetto “ultimo km” di collegamento ferroviario tra il porto e la linea ad alta velocità/alta capacità del Terzo Valico dei Giovi. Un investimento da 35 milioni di euro.
Le firme sulla convenzione sono di Maurizio Gentile, amministratore delegato e direttore generale di Rete Ferroviaria Italiana e Paolo Emilio Signorini, presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, in accordo con il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Presenti anche Edoardo Rixi, sottosegretario al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Renato Mazzoncini, amministratore delegato e direttore generale di FS Italiane, Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria e Marco Bucci, sindaco di Genova.
Prima fase: adeguamento del collegamento ferroviario fra il Parco Rugna–Bettolo e il bivio Santa Limbania, per collegare il porto con il Campasso. Tali opere, relative all’incremento della sagoma limite, all’armamento e al segnalamento, consentiranno di trasportare i container high cube attraverso la galleria Molo Nuovo.
Prevista anche una seconda fase relativa alla progettazione e alla realizzazione di una nuova stazione nella zona dell’attuale parco ferroviario di Fuorimuro. Lo scalo sarà dotato di binari lunghi 750 metri, uno dei requisiti fondamentali per incrementare la quota del traffico ferroviario merci da e per il porto storico di Genova, prima realtà italiana in termini di volumi movimentati.
Un apposito gruppo di lavoro – fa sapere Rfi – monitorerà l’attuazione degli adempimenti previsti nel protocollo e collaborerà alla definizione di un modello di esercizio condiviso, con il coinvolgimento anche dei rappresentanti della Regione e del Comune di Genova e dei principali soggetti interessati.
Resta ancora da capire (e da chiarire) se ci saranno disagi per gli abitanti di Sampierdarena che avranno sotto le case questa ferrovia.
«Il porto di Genova è lo snodo principale, l’infrastruttura di collegamento chiave tra il nostro mare e i mercati dell’Europa continentale – commenta il ministro Danilo Toninelli – spingere sul pedale dell’intermodalità, in questo caso tra acqua e ferro, è e rimarrà uno degli obiettivi chiave del mio ministero, perché far viaggiare le merci in modo razionale, efficiente e sostenibile significa aiutare l’economia italiana a creare maggiore ricchezza. Ci sono grandi occasioni di investimento e di incremento dei traffici che si stagliano all’orizzonte, pensiamo soltanto alla nuova Via della Seta. Dunque, l’Italia non può che farsi trovare pronta a sfruttare al meglio la propria naturale vocazione di hub logistico nel Mediterraneo».
«L’accordo di oggi – sottolinea Maurizio Gentile – rientra nel più ampio sistema di progetti di Rfi per il sistema portuale ligure, in termini di potenziamento infrastrutturale e sviluppo del trasporto merci su ferro. È nostro impegno far sì che il porto di Genova diventi sempre più parte integrante del network europeo dei Core Corridor Ten-T, per migliorare lo sviluppo logistico dell’intero Paese. Grazie agli interventi previsti per migliorare il trasporto sul Corridoio Reno – Alpi, il porto di Genova sarà più attrattivo e competitivo, con importanti benefici per il sistema economico del Nord Ovest».
«Con questa convenzione – spiega Paolo Emilio Signorini – possiamo avviare finalmente tutti gli interventi relativi all’ultimo miglio che consentiranno di supportare i piani di potenziamento infrastrutturali che l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale sta sviluppando unitamente ai progetti di investimento degli operatori portuali privati riguardanti Calata Bettolo, il terminal contenitori di Voltri-Pra’, il completamento dei collegamenti del nuovo terminal multipurpose di Vado Ligure».