1,752 miliardi di euro di valore aggiunto, circa 31,7 mila occupati e più di 7.600 imprese. Sono solo alcuni dei numeri che descrivono il sistema produttivo culturale e creativo in Liguria, inseriti nell’ampio rapporto Io sono cultura. L’analisi, condotta per l’ottavo anno, impegna Fondazione Symbola e Unioncamere, in collaborazione con Regione Marche, nella rilevazione delle risorse, criticità e punti di forza della filiera culturale del Paese.
Secondo alcune indagini, come quella condotta lo scorso anno dalla rivista US News insieme all’Università della Pennsylvania, l’Italia è il primo Paese al mondo per la sua influenza culturale.
Il quadro nazionale
Nel 2017 al sistema produttivo culturale e creativo si deve il 6% della ricchezza prodotta in Italia: oltre 92 miliardi di euro, un dato in crescita del 2% rispetto all’anno precedente. Sul resto dell’economia la cultura ha un effetto moltiplicatore pari a 1,8: in altri termini, per ogni euro prodotto dalla cultura, se ne attivano 1,8 in altri settori. I 92 miliardi, quindi, ne “stimolano” altri 163 per arrivare a 255,5 miliardi prodotti dall’intera filiera culturale, il 16,6% del valore aggiunto nazionale, col turismo come primo beneficiario di questo effetto volano.
Da solo, senza considerare gli altri segmenti della nostra economia, la filiera culturale e creativa dà lavoro a oltre 1,5 milioni di persone, il 6,1% del totale degli occupati in Italia. Altro valore in crescita: +1,6%, stavolta con un risultato superiore alla dinamica del complesso dell’economia (+1,1%).
Fanno parte delle attività Core: le attività di conservazione e valorizzazione del patrimonio storico-artistico (musei, biblioteche, archivi, monumenti); le attività non riproducibili di beni e servizi culturali, definibili come performing arts e arti visive, sintetizzabili con tutto ciò che ruota intorno agli spettacoli dal vivo (teatro, concerti…); le attività legate alla produzione di beni e servizi culturali secondo una logica industriale di replicabilità, definite come industrie culturali (cinema, radio e tv; videogame e software; editoria e stampa; musica); le industrie creative del mondo dei servizi (comunicazione, architettura e design). Accanto a queste, devono essere considerate le attività Creative Driven, ovvero tutte quelle attività che non operano direttamente nei comparti della filiera ma usufruiscono di competenze e contenuti culturali e creativi per competere sui mercati.
Le imprese che costituiscono il sistema culturale italiano sono 414.701 (il 6,7% di quelle complessivamente attive nel nostro Paese), in crescita dello 0,2% rispetto al 2016. Si tratta di 289.792 imprese “core”, cioè, secondo lo studio, quelle riconducibili alla filiera culturale e creativa vera e propria, e di 124.909 imprese “creative driven”, cioè quelle attività che, pur non facendo parte della filiera, impiegano contenuti e competenze culturali per accrescere il valore dei propri prodotti. Rispettivamente, si tratta del 4,7% e del 2% del totale delle imprese italiane.
Il sistema produttivo culturale e creativo in Liguria
Secondo il rapporto, l’industria culturale ligure vale il 4% del totale dell’economia regionale ed è cresciuta del 3% rispetto al 2016. Guardando il lato occupazionale, il settore pesa per il 4,6% sul totale e il numero degli occupati (quasi 32 mila) è cresciuto del 2,5% rispetto al 2016. In entrambi i casi, si tratta di trend di crescita superiori alla media nazionale.
Le imprese cosiddette “core” sono complessivamente 7.630: 2.736 tra editoria e stampa, 2.421 di architettura e design, 959 attive nella comunicazione, 312 tra cinema, radio e tv, 754 nella sfera videogiochi e software. E ancora, 327 le cosiddette “performing arts” (in generale, gli spettacoli dal vivo), 97 di musica, 24 imprese che si occupano del patrimonio storico artistico. Nel quadro nazionale, Genova spicca posizionandosi al decimo posto tra le prime 20 province per incidenza delle imprese del sistema produttivo culturale e creativo, con un valore del 5,5%.
Il rapporto si sofferma anche sul legame tra cultura e turismo: anche in Liguria l’industria culturale rappresenta un driver fondamentale per le attività turistiche, e i numeri lo dimostrano. La spesa turistica attivata dal sistema culturale e creativo regionale ammonta a 1,8 miliardi di euro, pari al 29,4% del totale della spesa turistica. In Italia questo valore sfiora i 31 miliardi. Anche in questo contesto, c’è una provincia ligure tra le prime venti in classifica: si tratta di Savona, 19esima, con 402 milioni di euro di spesa turistica attivata dal sistema culturale provinciale.