Il centrodestra vince solo grazie alla Lega, in Liguria il modello Toti mostra le prime crepe, il Pd tiene. Secondo Vito Vattuone, segretario del Pd ligure, e Giovanni Lunardon, capogruppo dei democratici in Regione, questi sono i dati principali emersi dal voto di ieri.
«Sono tre – si legge in un comunicato sottoscrito da Vattuone e Lunardon – i dati che emergono dai risultati dalle elezioni amministrative che si sono tenute ieri in Liguria».
«1) Per la prima volta, da tre anni a questa parte, il modello Toti ha iniziato ad andare in crisi. E laddove il centrodestra si afferma il merito è quasi sempre della Lega, che, come sta avvenendo a livello nazionale, si sta divorando l’intera coalizione. Partiamo dal ponente: il candidato del presidente della Regione a Imperia è arrivato secondo, mentre quelli di Alassio, Vallecrosia e Bordighera hanno perso. A Sestri Levante è fallito il tentativo di portare al ballottaggio Valentina Ghio, che ha vinto al primo turno. E a Sarzana, anche se la candidata del centrodestra è davanti, lo scarto con Cavarra è di pochi voti e al ballottaggio la partita sarà apertissima».
«2 Il Pd tiene, nonostante la fase di grande incertezza che il partito sta attraversando a livello nazionale. Come detto Valentina Ghio viene riconfermata al primo turno e Olivari vince a Camogli, nonostante il centrosinistra si sia presentato diviso. Perdiamo a Cengio, ma vinciamo a Ceriale. A Sarzana la partita è apertissima».
«3) Nessun candidato dei 5 Stelle va a segno o arriva al secondo turno. Anzi, i grillini arretrano ovunque rispetto alle politiche. Ma i loro elettori saranno decisivi per i ballottaggi».
«Il Pd – conclude la nota stampa – torna ad essere competitivo in Liguria, grazie a figure autorevoli e al buon governo; vince in particolare laddove unità, alleanze vaste e una forte componente civica danno il segno alla nostra impostazione politica. Abbiamo i numeri per una affermazione a Sarzana. Adesso tutti uniti per sostenere Alessio Cavarra per vincere il ballottaggio».