La possibilità di utilizzare per due ore delle biciclette elettriche installate a Palazzo Ducale di Genova nel prezzo compreso del biglietto delle mostre, è il primo, tangibile passo visibile a Genova degli investimenti di Iren nel settore della mobilità elettrica, visto che succederà già dalle prossime settimane.
In realtà l’operazione è molto più ampia ed è stata spiegata nel dettaglio dai vertici aziendali: «Stiamo cambiando la flotta dei nostri veicoli − racconta il presidente Paolo Peveraro − per ogni mezzo a combustione che dismettiamo, entrerà uno a motore elettrico, tanto che avremo già il 25% dei nostri mezzi sostituiti nel 2019». Sul territorio genovese nel giro di due anni il parco auto di servizio si rinnoverà con la sostituzione di 150 mezzi (due terzi di tutta la dotazione). La recente acquisizione di Acam apre inoltre prospettive di investimento in questo senso anche sullo spezzino.
Del resto Iren, su 2,5 miliardi di investimenti al 2022, ha dedicato 130 milioni a progetti innovativi, dalle borse di studio universitarie per individuare nuovi modelli di mobilità in area urbana, all’istituzione del premio innovation challenge o la partecipazione a progetti europei, per fare qualche esempio.
Dal punto di vista commerciale Iren ha intenzione di offrire ai clienti privati la possibilità di installare una ricarica a domicilio e agevolare il noleggio dei mezzi elettrici, ma anche a partecipare a gare indette dagli enti pubblici per lo sviluppo di questo tipo di settore e ad attivare contatti con strutture private e della grande distribuzione, oltre che con i gestori di parcheggi, per installare le colonnine.
La creazione dell’infrastruttura pubblica agevola la diffusione dei mezzi.
«Attiveremo lo sharing di scooter brandizzati Iren − aggiunge Massimiliano Bianco a.d. dell’azienda − ma anche il noleggio di veicoli a lungo termine. In Liguria abbiamo già accordi con il Grand Hotel Savoia per installare il servizio di ricarica e proporre il servizio scooter, ma il progetto è in programma anche con l’Hotel Splendor di Portofino. Non ultimo cercheremo di diffondere la cultura dell’e-mobility».
«Nel nostro piano urbano di mobilità sostenibile − spiega il sindaco di Genova Marco Bucci − abbiamo previsto il traguardo del 2025 come anno per le zero emissioni nel trasporto pubblico locale. Per ora non abbiamo ancora messo nessun limite al traffico privato per favorire quello elettrico, ma probabilmente ci saranno iniziative in questa direzione a partire dal 2019». Bucci annuncia anche che presto molte colonnine di ricarica verranno installate in città.
Auto, moto, biciclette, furgoni elettrici, e le navi? Paolo Emilio Signorini, presidente dell’Autorità di Sistema portuale del Mar Ligure Occidentale, è consapevole che il porto rappresenta una fonte di inquinamento: «L’86% delle merci lascia il nostro scalo su gomma, inoltre il tema dell’allacciamento elettrico alle banchine è di grande attualità, purtroppo gli armatori storcono il naso, ma noi dobbiamo insistere, anche con il gas naturale liquefatto, inoltre investimenti su strutture immateriali come il Port community system, danno enormi vantaggi per re-ingegnerizzare il modo e i tempi con cui si entra e si esce dal porto».