“Progettiamo per tutti (!?)” è il corso gratuito di formazione professionale che il Comune di Genova ha organizzato insieme alla Consulta per la tutela dei diritti delle persone con disabilità del Comune e della Città Metropolitana di Genova per approfondire l’argomento delle progettazioni e dell’accessibilità nell’ambito della vita cittadina garantendo piena inclusione alle persone disabili, ma non solo. L’evento sarà anche l’occasione per confrontare vari punti di vista, interpretare sempre più correttamente la normativa e verificare situazioni pratiche anche attraverso prove di mobilità.
Saranno sei le lezioni in programma, tutte della durata di quattro ore ciascuna. Verranno ospitate nella sala Chierici della biblioteca Berio (via del Seminario 16), sotto l’egida del disability manager Cristina Bellingeri a cui è stato affidato il ruolo di garante nell’ambito del coordinamento e della promozione di iniziative innovative in tema di disabilità.
L’appuntamento inaugurale di lunedì 14 maggio si è aperto con i saluti istituzionali e prove pratiche di disabilità motoria, visiva e uditiva alle quali hanno preso parte anche il vicesindaco e assessore alla Mobilità e trasporto pubblico locale Stefano Balleari, l’assessore alle politiche educative e dell’istruzione, alle politiche socio-sanitarie e alla casa Francesca Fassio, l’assessore al marketing territoriale, cultura e politiche per i giovani Elisa Serafini e l’assessore al Personale e pari opportunità Arianna Viscogliosi e l’assessore ai lavori pubblici e manutenzioni Paolo Fanghella.
«Tutte le persone hanno diritto di partecipare alla vita sociale – dichiara Cristina Bellingeri – Quindi bisogna progettare in modo che persone con esigenze e abilità differenti possano usufruire di ambienti, servizi e prodotti in piena autonomia, sicurezza e comfort e in modo da favorite l’inclusione sociale di tutti. Questo approccio olistico e innovativo costituisce una sfida creativa ed etica per soddisfare le necessità di tutti gli utenti a prescindere dalle loro abilità fisiche, sensoriali e cognitive. Si deve quindi progettare secondo la strategia del Design for All, cioè bisogna progettare per tutti».
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