Poco mosse le borse europee in avvio dell’ultima seduta settimanale di contrattazioni. Milano sale di mezzo punto in apertura dei mercati, recuperando qualcosa dopo la debolezza della vigilia legata anche alle incertezze sul nuovo governo.
Nel dettaglio, Piazza Affari segna un rialzo dello 0,37% a 24.123 punti. In lieve crescita anche Londra (+0,1%), mentre Francoforte è piatta a 13.023 punti. In calo Parigi, che cede lo 0,23% a 5.533 punti.
A Milano spicca il comparto bancario, in particolare Monte Paschi di Siena che, dopo la trimestrale in utile, sale addirittura dell’8%. Bene anche Mediobanca, che dopo i conti parte in rialzo dell’1,9%, Ubi Banca (+2,33%) e Unipol (+0,95%). Bper in testa al Ftse Mib con un progresso del 2,5%.
In rialzo anche Prysmian, mentre le vendite colpiscono Azimut (-2%) che ha registrato un primo trimestre inferiore alle attese.
In Oriente le Borse cinesi invertono la rotta dopo i guadagni iniziali, scivolando in territorio negativo: l’indice Composite di Shanghai cede lo 0,35%, a 3.163,26 punti, mentre quello di Shenzhen perde l’1,02%, a quota 1.825,14. La Borsa di Tokyo chiude invece in positivo, nel segno di Wall Street, con gli investitori rassicurati sulle prospettive della politica monetaria americana dopo i dati sull’inflazione. L’indice Nikkei ha guadagnato l’1,16% (+261,30 punti) a 22.758,48.
I cambi: euro/dollaro oscilla sulla soglia di 1,19 da 1,1896 ieri sera. Il dollaro/yen è scambiato a 109,32, mentre l’euro/yen è a 130,1 (130,2). Resta sui massimi da tre anni il petrolio con il Wti a 71,24 dollari al barile (-0,17%) e il Brent a 77,25 dollari al barile (-0,28%).
In avvio lo spread Btp/Bund è in calo rispetto alla chiusura di ieri a 136 punti base, con il rendimento del decennale italiano all’1,92%.