Premiati oggi a Euroflora 2018 i giardini selezionati dal concorso “Meraviglia nei Parchi”.
La giuria è composta dal presidente Stefania Spina, presidente di Aiapp Liguria, e da Clelia Tuscano per l’Ordine degli Architetti, Sabrina Diamanti per l’Ordine dei dottori agronomi e forestali, Roberto Leone per la Soprintendenza ai Beni Archeologici, Belle Arti e Paesaggio per la città. La giuria ha premiato le installazioni che presentavano un equilibrio tra le diverse componenti richieste dal bando di gara, ovvero essere spunti per la progettazione di spazi pubblici e privati, avere un corretto mix tra parte vegetale e elementi artistici, un uso congruo delle specie vegetali con una particolare attenzione a manutenzione e sostenibilità. Elemento determinante la pertinenza e la compatibilità con il parco storico. Ecco i vincitori:
Il primo premio (foto in apertura) va a Presenze Impalpabili (Spazio E05), di Angela Gambardella, Letizia Masciotta, Nicoletta Rossi e Francesca Sposetti architetti, con Lorenzo Pittaluga
Si suggerisce di scegliere il punto di vista più congeniale di fronte al quale fermarsi: avvicinando l’occhio si scopre o si crea la realtà traguardata. Le possibilità sono infinite, ma una sola può essere sperimentata e renderà incoerenti tutte le altre. Le figure impalpabili realizzate in rete metallica rievocano paesaggi danzanti fuori dal tempo e danno consistenza all’inconsistenza. L’incertezza delle immagini genera dicotomie tra materia e percezione, tra interno ed esterno, tra corpo e anima. Progetto realizzato grazie a Banca Patrimoni Sella & C, FP Caloriferi di Parodi Elio e Golisano Rosalia & C, F.lli Forti, Plustcollection, Archimia studio di architettura, design, paesaggio e non solo.
Il secondo premio va a Fiori di Emozioni (Spazio E10), di Valentina Mainero, che spiega: «Fiori di Emozioni nasce dalla mia attuale esperienza professionale come tecnico presso una Cooperativa Sociale tipo B, la quale opera in attività finalizzate all’inserimento socio-lavorativo di persone svantaggiate. L’installazione rispecchia nelle linee e nei materiali scelti questa esperienza professionale e di vita: l’Acciaio Cortencon le sue linee rigide rappresenta la maschera esterna che gli inserimenti socio-lavorativi assumono nei confronti della società, la fioritura di Tulipani con la loro rigidità e le Graminacee con la loro morbidezza, l’alternanza di emozioni che nascono al loro interno, combattuti costantemente tra nuovi sentimenti e demoni del passato. La sagomatura stilizzata di alcune persone indica l’unione che si forma nella cooperazione e la forza che si crea nel far sbocciare emozioni anche a chi avrebbe meno probabilità di realizzarsi nella vita». Realizzato grazie a Cooperativa sociale Il Rastrello A.R.L. onlus e Allestimenti Rosellini.
Terzo premio a Wanderscape-Un giardino per gli spazi contemporanei (Spazio E08), di Elena Varini, Enrico Turini, con la collaborazione di Giuseppe Baldi Paesaggista
Dalla necessità di ritrovare un contatto con la natura e con i benefici che questa può apportare nei congestionati spazi contemporanei, nasce l’idea di un’esperienza sensoriale immersiva e avvolgente, in cui il fruitore, guidato dai sensi e dall’interazione con le piante, può scegliere liberamente il proprio percorso. Una vera oasi di stimolazioni sensoriali in cui passeggiare “con la testa”, fino a raggiungere il centro dell’opera, da cui è possibile godere del giardino nella sua interezza.
Si tratta di un’installazione versatile, che può essere inserita in svariati contesti, da parchi e giardini a luoghi pubblici e affollati, terrazzi, aeroporti, ospedali, senza la necessità di un suolo idoneo alla vegetazione. Le specie selezionate racchiudono caratteristiche sensoriali di rilevo, profumazioni, piacevolezza al tatto, trame del fogliame, e sono riunite in associazioni originali e sceniche. In questo modo l’attenzione si sposta dalla singola pianta alla percezione totale del giardino. Realizzato grazie a IMC Ponteggi srl, Margheriti Piante di Margheriti Enzo e David.
La giuria ha premiato anche i più giovani: il primo premio Under 25 va a L’Agrumeto (Spazio E17), di Matteo Pellicanó, Jonathan Arnaboldi.
Le forme piuttosto rigide e formali richiamano uno stile classico, permettendo al tempo stesso una disposizione molto libera delle piante; tale peculiarità rappresenta il principale carattere estetico del giardino. L’equilibrio e la sinergia delle fioriture sono date dalla presenza alternata di piante annuali e perenni che permettono un costante mantenimento dei colori dalle sfumature dell’indaco. Realizzato grazie a Rodacciai, Bendinox Europa.
Secondo premio under 25 a Feel The Nervi (Spazio E16) di Domenico Dipinto, Marica Succi.
L’uomo è sempre in cerca di meraviglia a seconda del contesto storico-culturale si manifesta in varie forme. Questo sentimento può essere scaturito a partire da ognuno dei nostri sensi e può verificarsi grazie a sensazioni create da multiformi oggetti o pensieri. Ormai nel XXI secolo la meraviglia è un lusso, nell’era dove tutto è alla portata di quasi tutti, stiamo assistendo ad un considerevole calo dello stupore e la colpa è imputabile alla globalizzazione. Oggigiorno trascuriamo le piccole cose diventate quotidiane, non riusciamo più a vedere il mondo con i sensi di un bambino. Eppure la natura quotidianamente ci dà motivo di stupirci. Il nostro scopo è creare un ambiente intimo all’interno del parco per far focalizzare l’attenzione su pochi elementi e stupirsene, per poi apprezzarli insieme nel contesto del Parco tramite dei piccoli scorci che si aprono all’interno dell’installazione.
Il giardino è l’intermediario tra l’uomo e la Natura, per cui proprio lui può ricordarci cos’è la meraviglia, ci separa dal paesaggio con dei confini ma allo stesso tempo ci rende parte di ciò che è all’esterno parzializzando le meraviglie del creato. L’uomo è troppo preso da sé per considerare primaria fonte di stupore la natura. Ci priviamo, per correre dietro ai nostri falsi miti, di emozioni uniche, di profumi, di colori e forme che la nostra terra ci offre. L’allestimento quindi si estende per 49 mq su base quadrata di lato 7m, un percorso lo attraversa segnando una linea morbida congiungendo due lati opposti e lungo di esso troviamo una piccola area di sosta. È un luogo semplice, ricco di piante autoctone o naturalizzate, speciali per forme, colori profumi. Vorremmo risvegliare in ogni fruitore i sensi di un bambino e trasportare ognuno di essi attraverso un piccolo viaggio emozionale cercando di fargli apprezzare il meraviglioso contesto dove è posto l’allestimento. Realizzato grazie a Vivaio Cosenza Biagio – Produzione piante, BordoGiardino, il tuo giardino in ordine, Studio fotografico Paolo Bernardi, Agririviera.
Tra gli altri progetti selezionati, Green Waves (Spazio E01) di Andrea Telefono, Flora, La talpa amante dei giardini (Spazio E02) di Roberto Malagoli, Silvia Madama, Alberto Bertini, Isola di Colori (Spazio E03), di Milena Matteini, Francesco Santoro, Piergiorgio Colombara scultore, Il Giardino delle Diatomee (Spazio E04) di Gianmarco Bernocchi, Marina Larcher Studio Progettaregiardini. E ancora, La Spontaneità nel Piatto-Il ritorno delle erbe edibili in tavola (Spazio E06) di Paola Sabbion, Micol Balma, Silvia Balloni, Ambra Casazza, Alessandra Di Turi, Marco Montina, Anna Sala, Nicolò Sortino. Locus Amoenus (Spazio E07) di ENTER Studio (Margherita Del Grosso, Massimiliano Dalle Sasse, Alessio Poggi, Andrea Silvestri, Chiara Mondin) OBR – Paolo Brescia e Tommaso Principi (Paolo Brescia, Tommaso Principi, Paride Falcetti, Martina Mongiardino). Smart Garden-Un giardino bello e utile (Spazio E09) di StudioIDEAM – arch. Francesco Marzulli, arch. Davide De Leo. Desideria (Spazio E11) di Marco Fosella, Mario Pedron. Like-Unlike (Spazio E12) di Ginevra Ballarini, Manuela Marrè. Attraverso lo Specchio (Spazio E13) di Marta Carraro, Valeria Arena, Chiara Fedele, Francesco Forni, Alessandro Parodi, Fabrizio Polimone.