L’imposizione dei dazi sui prodotti cinesi voluta dagli Stati Uniti, fa partire in calo tutte le Borse: Milano parte con il Ftse Mib a -1,21% a 22.127 punti. Solo Enel (+0,15%, dopo i conti) e Telecom Italia (+0,05%) si salvano dai ribassi, che colpiscono soprattutto Banco Bpm (-3,03%), Stmicroelectronics (-2,89%) e Tenaris (-2,57%).
Avvio di seduta negativo anche per le principali borse europee. Parigi cede lo 0,99% a 5.115 punti, Francoforte lo 0,86% a 11.195 punti e Londra lo 0,6% a 6.910 punti.
Dopo il tonfo di Wall Street i mercati asiatici crollano: Tokyo affonda a -4,51%, a quota 20.617,86, con una perdita di 974 punti.
Il prezzo del petrolio sale sui mercati dopo la nomina del ‘falco’ John Bolton, come consigliere della sicurezza nazionale. Il greggio Wti del Texas cresce dello 0,82% a 64,83 dollari, il Brent sale a 69,51 dollari (+0,58%).
Nei cambi euro in crescita all’avvio dei mercati che guardano agli effetti della guerra commerciale fra Usa e Cina. La moneta unica europea avanza dello 0,3% 1,2341 sul dollaro mentre lo yen supera la soglia di 105 rispetto al biglietto verde, per la prima volta da novembre 2016.
Avvio stabile per lo spread fra Btp e Bund. Il differenziale segna 135 punti sullo stesso livello della chiusura di giovedì. Il rendimento del decennale è pari all’1,87%.