Più di un ligure su cinque preferisce trovare la sistemazione per la propria vacanza contattando direttamente un privato. Secondo i dati Istat, riferiti al 2017, in Liguria il 21% di persone tra i 16 e 74 anni sfrutta la cosiddetta “sharing economy” per prenotare un alloggio, ricorrendo ad appositi siti web come AirBnB. È la quinta percentuale d’Italia: i tassi di utilizzo maggiori sono in Emilia-Romagna, con il 24,6%, il Veneto (24,4%), la Lombardia (23,8%) e la provincia di Trento (21,3%). In Italia il tasso medio è del 18,8%: sono le regioni del Sud, dove questa pratica è evidentemente poco comune, ad abbassare la media nazionale: Molise, Puglia e Calabria, agli ultimi tre posti, registrano percentuali comprese tra l’11% e l’8%.
A cercare alloggio sulla rete è soprattutto la fascia più giovane, quella tra i 20 e i 44 anni: sono più del 22%.
La classifica cambia se si guardano i dati in valore assoluto: in questo caso spicca la Lombardia, con ben 1 milione e 340 mila utenti di AirBnB. La Liguria scende in decima posizione, con 182 mila persone che fanno ricorso al web tramite privati. Al secondo e al terzo posto, rispettivamente, si trovano Veneto, con 654 mila utenti, e Lazio, con 648 mila.
Se per la ricerca dell’alloggio l’uso della sharing economy è una pratica piuttosto consolidata, quanto meno in una determinata fascia di popolazione, è diversa la situazione per quello che riguarda gli spostamenti: secondo l’Istat piattaforme come Bla Bla Car sono ancora poco diffuse e vengono adoperate solo da poco più di un milione di italiani tra i 16 e i 74%, appena il 3,6%. In Liguria la percentuale, in linea con la media nazionale, si attesta sul 3,3%. I servizi di trasporto tramite privati sono un po’ più utilizzati nella provincia autonoma di Trento (quasi 6%), in Lombardia (4,8%) e Veneto (4,5%). Anche in questo caso troviamo le regioni del Sud Italia tra le ultime posizioni: Campania (2,5%), Calabria (2,3%) e Puglia (nemmeno il 2%).