Finanziamenti tra i 10 e i 25 mila euro, ma anche un anno di formazione, con tanto di creazione di un business plan, e un anno di supporto allo sviluppo dell’azienda. È quanto prevede il bando a sostegno dell’autoimprenditoria e autoimpiego della Regione Liguria, previsto dal piano Garanzia Giovani, misura 7.2. La misura, che come spiega l’assessore regionale al Lavoro Gianni Berrino, «non era partita sotto i migliori auspici, ma l’abbiamo rigenerata», mette a disposizione 1,25 milioni di euro di budget complessivo.
Possono accedere al bando giovani tra i 15 e i 29 anni (al momento della registrazione al portale nazionale Garanzia Giovani) che, abbiano aderito al Programma Garanzia Giovani e abbiano concluso il percorso di accompagnamento previsto dalla misura 7.1 (o che abbiano già concluso un simile percorso di accompagnamento o formativo “Crescere imprenditori” in una Camera di commercio, senza aver ottenuto finanziamenti). Si tratta dei cosiddetti Neet (Not in education, employment or training), come vogliono gli altri requisiti richiesti per accedere al bando: i giovani devono essere disoccupati, non devono beneficiare di Cassa Integrazione Guadagni o titolari di un contratto di solidarietà, non frequentare un regolare corso di studi e non essere inseriti in alcun corso di formazione (compresi quelli di aggiornamento per l’esercizio
della professione o per il mantenimento dell’iscrizione ad un Albo o Ordine professionale) o in un corso di tirocinio curricolare o extracurricolare.
C’è tempo fino al 30 aprile per presentare le domande: il bando è scaricabile dal sito di Filse.
I finanziamenti fino a 25 mila euro sono concessi a tasso zero e senza richiesta di garanzia per l’accesso al credito. «Le imprese giovanili, anche quelle con idee innovative, subiscono in molti casi una forte stretta creditizia, che rende difficile l’accesso a quella liquidità necessaria per intraprendere o continuare l’attività − spiega Berrino − ln questo caso invece si può accedere ai fondi senza alcuna richiesta di garanzia». Il finanziamento agevolato viene erogato contestualmente alla sottoscrizione del contratto e ha una durata di sette anni, con rate trimestrali posticipate costanti, con scadenza 31 marzo, 30 giugno, 30 settembre e 31 dicembre di ogni anno.
Oltre al finanziamento, la misura prevede anche formazione e supporto all’attività: «Un sistema che non si ferma alla concessione di risorse, ma che segue anche la delicata fase di avvio di impresa. Penso possa essere un sistema utile ai giovani che vogliono diventare imprenditori: rischiando, ma sapendo di essere seguiti», dice l’assessore. Sarà Filse a presidiare le fasi istruttorie della domanda, la sua approvazione e la conseguente assegnazione del finanziamento, nonché tutta la parte di assistenza gestionale, amministrativa e contabile nella fase iniziale della nuova attività (12 mesi).
Nessun settore è escluso: si va dai servizi alla persona, all’impresa e all’ambiente fino al turismo, dall’Ict al risparmio energetico ed energie rinnovabili, ma «è chiaro che se dovessimo dare un consiglio, l’artigianato e il commercio sono i due comparti in cui c’è più bisogno di crescita», afferma Berrino.