Chiudono positive le Borse europee, nel giorno in cui l’euro rallenta la sua corsa nei confronti del dollaro americano mentre i listini Usa avanzano di circa mezzo punto percentuale. In settimana sembrano essersi attenuati i timori sul possibile inasprimento delle politiche monetarie che avevano reso cauti gli investitori . L’attenzione dei mercati ora va alle trimestrali delle società e ai dati macro americani, che hanno segnalato una ripresa dell’inflazione ma anche una flessione di altri parametri come vendite al dettaglio e produzione industriale.
Il Cac 40 di Parigi segna +1,1%, il Ftse 100 di Londra +0,8%), il Dax di Francoforte +0,9%. Ottima la perfomance di Milano con Ftse Italia All-Share a 25.070,82 punti (+1,31%) e Ftse Mib a 22.797,88 punti (+1,34%).
A Piazza Affari brilla Cnh Industrial (+3,7%) grazie alle indicazioni sul 2018 fornite dalla concorrente americana Deere. In rialzo del 2% Fca sulle indiscrezioni di un imminente cda per valutare lo scorporo e la quotazione di Magneti Marelli. Sempre nella galassia Exor-Agnelli bene Ferrari (+1,9%) e la capogruppo Exor (+1%). Positivi anche Pirelli (+2,7%), e Mediaset (+2,3%) sulle indicazioni della raccolta pubblicitaria arrivate dai dati Nielsen e sul negoziato in corso con Vivendi per trovare un accordo extragiudiziale sul contenzioso Premium. Incremento inferiore all’1% per Eni nel giorno dei conti 2017 risultati comunque sopra le attese.Crollo del Credito Valtellinese (-12,6%) alla vigilia dell’aumento di capitale che parte lunedì.
Sul Forex il dollaro recupera parte delle perdite accumulate nelle precedenti sedute, risalendo a 1,244 nei confronti dell’euro, mentre lo yen risale in area 106 rispetto al dollaro e in area 132 contro l’euro.
La rimonta del dollaro frena parzialmente la corsa dell’oro, che ritorna a quota 1.354 dollari l’oncia dopo aver toccato quota 1.360. In salita il petrolio a 61,63 dollari al barile nel Wti (+0,5%) e a 64,83 nel Brent (+0,8%). grazie anche alle indicazioni positive sui tagli alla produzione giunte da Arabia Saudita e Russia.
Lo spread tra Btp e Bund chiude in calo a 128 punti base, col tasso sul titolo a 10 anni del Tesoro all’1,97%.