Milano ha recentemente annunciato di portare la piattaforma 5G in città, Genova vuole farlo a breve, «ma veramente a breve, anche in via sperimentale, per far vedere come funziona ma soprattutto per mostrare che la città si sta muovendo», sostiene il sindaco Marco Bucci. Oggi un primo passo in questa direzione è stato fatto.
Comune di Genova e Fastweb (che proprio sotto la Lanterna ha cominciato a investire sulla fibra ottica) hanno avviato una collaborazione per estendere la copertura della piattaforma wifi in città, attraverso l’installazione di access point esterni negli spazi pubblici cittadini. «Immaginate di poter usufruire della potenza della fibra anche quando siete fuori casa, per esempio mentre aspettate l’autobus o mentre bevete un caffè al bar – spiega Alberto Calcagno, genovese, amministratore delegato di Fastweb – Si tratta di un servizio a cui possono accedere i nostri clienti, ma si potrà estendere anche ad altri soggetti, in primis ai turisti». Il prossimo step, si spera in un futuro non troppo lontano, potrebbe essere quello di rendere la città ancora più moderna e smart proprio in chiave turistica, con servizi «che già funzionano bene in molte città europee, come i suggerimenti turistici geolocalizzati, le informazioni relative al luogo che si sta visitando, o altre funzioni innovative legate alla profilazione dell’utente», descrive Bucci. Genova deve correre, ha spiegato il primo cittadino, e deve farlo velocemente: «Una città che vuole essere prima nel Mediterraneo non può stare senza tecnologia e proprio la tecnologia è uno dei tre filoni, insieme a porti e logistica e a turismo, su cui dobbiamo puntare per incrementare la popolazione cittadina». Per lo sviluppo della parte informatica (che solo in piccola parte comprende anche gli uffici comunali), Palazzo Tursi ha in programma di investire circa 11 milioni di euro.
Per ora, grazie alla collaborazione con Fastweb, Genova si “accontenta” di una nuova infrastruttura per potenziare la copertura del Wow-Fi. Si tratta del servizio di wifi sharing che permette a quasi 100 mila clienti fissi e mobili della compagnia di navigare gratuitamente in mobilità accedendo in modo automatico con i propri dispositivi ai 36 mila punti di accesso messi a disposizione oggi dai membri della community e ai 600 access point esterni previsti nell’ambito del progetto.
In particolare, nei primi mesi dell’anno è prevista l’installazione di 230 access point che andranno ad aggiungersi ai 220 già installati nelle aree più frequentate della città. La possibilità messa a disposizione dal Comune di utilizzare infrastrutture pubbliche porterà all’installazione di ulteriori 150 access point, prevalentemente nel centro cittadino (Foce, Sampierdarena, Carignano, Centro e Albaro).
Ognuna delle singole antenne outdoor di nuova generazione ha una copertura di circa 5 mila mq. «Questa tecnologia consentirà sperimentazioni importanti di Internet of Things e servizi di smart city – spiega Calcagno – Per esempio, la diffusione di informazioni sul traffico, i dati meteo, la gestione e la raccolta efficiente dei rifiuti».
Fastweb metterà inoltre a disposizione del Comune le esperienze già realizzate in altri territori e le proprie competenze, per esempio per la definizione di una piattaforma di analytics per sviluppare servizi a valore aggiunto nell’ambito dei big data. «Fastweb è un interlocutore importante per il Comune – sottolinea Matteo Campora, assessore all’Ambiente e ai Rifiuti del Comune di Genova – Ci sono molti piani su cui lavorare insieme, a partire dall’estensione di questo servizio a tutti i genovesi e non solo».
Non è un caso che Genova sia una delle sette città storiche in cui Fastweb ha avviato i lavori per rendere sempre più veloce la rete Internet. La compagnia, oltre che con il Comune di Genova, ha collaborazioni anche con l’Acquario e il Porto di Genova e con il Salone Nautico. Con 2 miliardi di euro di fatturato, Fastweb investe ogni anno circa 600 milioni di euro in innovazione. Negli ultimi anni, circa 120 milioni di euro sono stati investiti a Genova.