Intanto, mentre i partiti prima di scontrarsi tra loro si contano e si confrontano al proprio interno, si sono messe in moto le liste civiche.
Rappresentanti delle liste civiche che hanno partecipato alle ultime elezioni amministrative in diversi Comuni della Liguria, si sono incontrati di recente a Genova per lanciare il progetto di una rete civica regionale e valutare eventuali azioni comuni in relazione alle prossime elezioni amministrative e politiche.
Alla riunione erano presenti esponenti di Genova, del Tigullio e dello spezzino, mentre con rappresentanti del ponente ligure sono in corso incontri e colloqui per il loro coinvolgimento in un progetto comune che traguardi, oltre le elezioni più immediate, anche e soprattutto le prossime elezioni amministrative e regionali.
Gli esponenti di questo nuovo movimento non hanno ancora deciso, per queste elezioni politiche, se eventualmente prendere posizione e a sostegno di chi, intendono ora esaminare proposte programmatiche e candidature, e il tempo a disposzione, per dire la verità, non sembra tantissimo. Ma hanno le idee chiare sulle cose da fare, a livello locale e nazionale: vogliono un’evoluzione federativa dello Stato che non metta in discussione l’unità nazionale ma vada meglio incontro alle necessità dei territori e ne valorizzi le peculiarità, intendono costituire un movimento riformista, capace di coniugare equità sociale e libertà d’impresa, e farne leve per lo sviluppo del paese. Sono europeisti in un’Europa vicina ai suoi cittadini.
In un documento sottoscritto da “Avantinsieme”, radicato in area spezzina e guidato da Lorenzo Forcieri, ex sottosegretario alla Difesa e presidente del’Autorità portuale, GE9SI, lista civica che alle ultime regionali aveva candidato presidente Arcangelo Merella, e Liguria Viva che, attiva nel Tigullio, ha tra i suoi fondatori l’ex consigliere regionale Enzo Chiesa, si legge:
«I presenti, provenienti da diverse esperienze politiche, si riconoscono, condividendoli, nei documenti politici elaborati negli ultimi mesi e che fondano la partecipazione al movimento civico su valori comuni quali: a) una democrazia efficiente e “del fare”, che con la concretezza si assume la responsabilità di risolvere i problemi della comunità, i bisogni quotidiani, intercettando le necessità prima che diventino emergenze. b) un forte reale radicamento territoriale, quale primo elemento caratterizzante il Movimento; una diversa organizzazione dello Stato che in un processo federativo, senza rinunciare all’unità della nazione, valorizzi le realtà territoriali dialoganti, capaci di aggregarsi per interessi comuni».
«Vogliamo – si legge ancora nel documento – essere un Movimento: liberal, che condivide valori democratici in grado di interpretare i cambiamenti sociali, di favorire l’iniziativa privata capace di creare lavoro, benessere e ricchezza diffusa; laico per una laicità intesa come rispetto della libertà personale e reciproca; europeista, che vede come fine ultimo una Europa capace di difendere e consolidare valori, ideali e diritti in un mondo sempre più globalizzato vicina ai suoi cittadini e che non li mortifichi in nome della difesa di interessi economici astratti; riformista, perchè vuole raccogliere e impegnare le migliori energie in un progetto di cambiamento, di modernizzazione del nostro territorio e del Paese in un quadro di equità sociale, di sviluppo economico, di massima occupazione.
Gli esponenti delle liste civiche ritengono che «fare politica debba tornare a essere qualcosa di piacevole, coinvolgente e appassionante ad esclusivo servizio dei cittadini, che è l’unico modo per ricostruire il rapporto di fiducia del cittadino con la politica e con le istituzioni. In questo contesto, e su queste basi, si è aperta la discussione anche sull’apporto che le liste civiche liguri possono dare in questa fase politica di rinnovo del parlamento e del governo nazionale. Prima di decidere se eventualmente prendere posizione e a sostegno di chi, intendono esaminare le proposte programmatiche e le candidature, in relazione alla realtà del territorio ligure, dei suoi problemi, dal lavoro alla sanità, ai porti, al turismo e verificare l’esistenza di valori, progetti e impegni condivisi che, allo stato, non è ancora possibile individuare. Queste posizioni sono espresse anche d’intesa con le liste civiche del Piemonte e della Lombardia con le quali è da tempo in atto un proficuo confronto per un progetto comune».
(Continua)