Bene traffici portuali (+8,1% il movimento merci, +13,3% il movimento container) e flussi turistici (+4,7% gli arrivi, pari a 17.528), ripresa della domanda interna con conseguente aumento dei prezzi, mentre cala, in porto, il traffico passeggeri di 59.915 unità, in gran parte crocieristi (-11,3%). Non migliora il lavoro, né il numero di nuove imprese iscritte. Questo il quadro di Genova emerso dal cruscotto economico riferito al primo semestre 2017 e curato dall’ufficio statistica.
La stagnazione dei prezzi sembra terminata: Il tasso tendenziale dei prezzi al consumo, nel primo semestre 2016, risulta in aumento. A Genova si passa dal +0,6% di dicembre 2016 al +1,6% di giugno 2017, toccando un massimo ad aprile (+2,1%), un andamento superiore a quello nazionale. In particolare i tassi sono aumentati sui prodotti alimentari e bevande analcoliche, ma anche abitazione, acqua elettricità e combustibili, servizi ricettivi e di ristorazione e comunicazioni (in questo caso si parla di un calo inferiore a quello nazionale).
Le note dolenti riguardano il lavoro: in Liguria, nel primo semestre del 2017, si rileva, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, una diminuzione del tasso di disoccupazione ma anche l’aumento delle persone inattive; il tasso di occupazione aumenta solo dello 0,1%.
Tasso di occupazione: rapporto tra gli occupati e la corrispondente popolazione di riferimento
Tasso di disoccupazione: rapporto tra le persone in cerca di occupazione e le corrispondenti forze di lavoro
Tasso di inattività: rapporto tra le persone non appartenenti alle forze di lavoro e la corrispondente popolazione di riferimento
Calano ancora le nuove imprese iscritte nel Comune di Genova: sono 1.822 nel primo semestre 2017 (erano 1.907 nel 2016 e addirittura 2.385 nel 2012), una variazione del -4,5%, praticamente doppia rispetto al dato provinciale (-2,2%, pari a 2.628 imprese), ligure (-2%, 5.385 imprese) e nazionale (-2,2% pari a 208.415 imprese).
La “buona notizia” è che almeno dal punto di vista percentuale sono praticamente invariate le imprese attive, ma entrando nel dettaglio si vede che aumentano solo le società di capitale, con una diminuzione delle società di persone e di imprese individuali.
Il quadro seguente fa capire la dinamica per settore di attività, con il commercio ancora in flessione (salvo gli esercizi gestiti da stranieri):
Stabili o quasi tutte in aumento le imprese attive di stranieri con una variazione assoluta di 122 unità (da 8.121 a 8.243), calano solo le imprese di agricoltura, silvicoltura pesca e trasporto e magazzinaggio. In tutto rappresentano il 16,8% del totale delle imprese genovesi. Quasi un terzo delle imprese edili a Genova sono gestite da stranieri, così come un quinto delle attività commerciali.
Per quanto riguarda le imprese femminili, si registra ancora un piccolo calo (-23, arrivando a 9.787. Principalmente le aziende rosa sono concentrate nel commercio, nei servizi di ristorazione e in altre attività di servizi.
Una pesante riduzione, rispetto al 31 dicembre 2016, delle imprese giovanili attive (ossia gestite da persone con età non superiore ai 40 anni). Sono 369 in meno (-8,4%, 4.021) e rappresentano l’8,2% del totale genovese.
Crescono invece le startup passando dalle 87 del dicembre 2016 alle 93 del giugno 2017.
In ambito turistico arrivano le buone notizie, ma anche qualche dato sorprendente: aumentano sia gli italiani (+5,5%) sia gli stranieri (+3,7%). Sono sempre i francesi a preferire Genova, seguiti dai tedeschi, ma si registra un grande aumento percentuale di cinesi e russi.
Diminuiscono un po’ a sorpresa di visitatori dei musei civici, ma occorre considerare che l’anno scorso era stato registrato un picco notevole: si passa dai 431.099 del primo semestre 2016 ai 378.693 del 2017. In aumento invece i visitatori all’Acquario di Genova: +3,7%, pari a 548.200 persone.