Dopo aver concluso la fase di formazione del personale e quelle di progettazione e sperimentazione, al Castello D’Albertis entra a sistema il progetto “Museo per tutti”. L’obiettivo è offrire alle persone con disabilità intellettiva, sia bambini sia adulti, la possibilità di sperimentare un percorso di visita e attività su misura per loro, mantenendo comunque una modalità di fruizione inclusiva.
La nuova installazione si chiama Sensoriale ed è costituita da cinque strumenti musicali, componibili per l’armonia delle forme acustiche e geometriche in molteplici formazioni, per il benessere e la stimolazione cognitiva.
«Le porte dei nostri musei devono essere aperte davvero a tutti – sottolinea l’assessore alla Cultura Elisa Serafini – Con Castello D’Albertis e l’intera rete dei nostri musei sosteniamo un importante progetto orientato a rendere fruibili e accessibili i nostri spazi anche alle persone diversamente abili. Le istituzioni devono impegnarsi sempre di più per promuovere, anche grazie alla collaborazione con associazioni e soggetti privati, la partecipazione e l’inclusione sociale».
Il progetto di inclusione sociale “Museo per tutti – Accessibilità museale per persone con disabilità intellettiva” è iniziato nel 2015 da un’idea dall’associazione L’Abilità onlus con il sostegno e il finanziamento della Fondazione De Agostini e si prefigge di costruire percorsi e strumenti specifici all’interno di musei e luoghi di cultura per una completa fruizione delle opere d’arte in una logica di inclusione delle persone con disabilità intellettiva.
Il risultato di questo lavoro verrà presentato a Castello D’Albertis domenica 3 dicembre in occasione della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità. Dopo la presentazione del progetto alle famiglie alle 10,30, il programma prevede nel pomeriggio – a partire dalle 15 – visite al museo per tutti con i nuovi strumenti, esperienze nell’Area sensoriale e laboratori a cura dei Servizi Educativi dei Musei civici, delle Associazioni culturali Echo Art e Après la nuit.
Castello D’Albertis è stato scelto per far parte della rete dei musei e dei beni culturali italiani che hanno già adottato il progetto, grazie alla sua vocazione all’accoglienza di visitatori con disabilità. Un po’ di storia: nel 2013, grazie al coinvolgimento dell’Ente Nazionale Sordi e dell’Unione Italiana Ciechi, sono stati predisposti sussidi multimediali per una visita autonoma di tutto il percorso museale con l’accompagnamento di audio, video e guida in LIS (Lingua dei Segni Italiana) oltre che sottotitoli per le lingue straniere. Sono stati inoltre realizzati due modelli tridimensionali, uno della collina su cui sorge il castello e uno del castello stesso, i cui particolari architettonici sono stati studiati per l’esplorazione tattile da parte di persone cieche e ipovedenti. L’intero museo è accessibile ai portatori di diverse abilità ed è interamente percorribile con guida in Lingua dei Segni su dispositivo multimediale ed accessibile per l’esplorazione da parte di ciechi e ipovedenti.
In Italia aderiscono a “Museo per tutti”, tra gli altri, il Museo Archeologico San Lorenzo di Cremona, Venaria Reale (Torino), la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma e il Museo Benozzo Gozzoli di Castelfiorentino (Firenze). Prossimamente il progetto partirà presso il Museo degli Innocenti a Firenze e a Museo Nazionale Romano – Palazzo Altemps a Roma.
Ma Castello D’Albertis non è l’unico museo genovese attento all’accessibilità per le persone con disabilità: da oltre vent’anni i musei di Genova hanno elaborato proposte di attività destinate ai disabili, collaborando a vario titolo con Istituti specialistici, associazioni, centri di salute mentale, scuole. Le proposte si sono tradotte in attività che hanno coinvolto molte strutture e si sono rivolte a diversi tipologie di disabilità. Visite guidate alle collezioni permanenti e alle esposizioni temporanee, laboratori, allestimenti e installazioni, percorsi tattili hanno coinvolto disabili psichici assistiti dai Centri di salute mentale, non-vedenti e ipovedenti, anziani con difficoltà motorie, persone Down, sordo-ciechi, pluri-handicap, scolaresche con inserimenti di alunni portatori di varie disabilità, bimbi ricoverati presso l’ospedale pediatrico “Giannina Gaslini” in situazione di disabilità temporanea legata a terapie e interventi.
Inoltre, attraverso il progetto “Musei in tutti i… sensi” il Comune di Genova ha già avviato un nuovo modo di vivere i musei cittadini offrendo iniziative e percorsi che favoriscono il superamento delle differenze e l’abbattimento di barriere fisiche, sensoriali e mentali. Oltre a Castello D’Albertis gli altri musei coinvolti in questo progetto sono il museo Archeologico, la Galleria d’Arte Moderna, il museo Sant’Agostino e i musei di Strada Nuova, nei quali sono messi a disposizione e organizzati percorsi tattili, dedicati a persone cieche e ipovedenti.
Infine, dallo scorso settembre, con cadenza settimanale, nei musei di Sant’Agostino, musei di Strada Nuova, musei di Nervi e Atelier delle Arti nel parco di Villa Grimaldi Fassio saranno offerte visite guidate e laboratori gratuiti a favore di gruppi organizzati di pazienti dei Centri Diurni Asl e Centri Salute Mentale per offrire la possibilità di apprendere ed esprimersi attraverso la realizzazione di prodotti messi poi a disposizione di altre persone. Per l’anno scolastico 2017/2018, in collaborazione con la scuola in ospedale del pediatrico Giannina Gaslini, per chi non può raggiungere fisicamente i musei è stato ideato il progetto “Museo in valigia” per far scoprire ai bambini la bellezza dell’arte conservata nei musei genovesi attraverso laboratori e attività ludico espressive centrate sulle opere dei Musei di Nervi presenti vicini all’ospedale.