La Liguria è al primo posto per quanto riguarda l’incidenza delle imprese legate all’economia del mare in rapporto sul totale dell’economia regionale: il 9,1%.
Il dato emerge dal sesto rapporto sull’Economia del mare curato da Unioncamere con il contributo di Si.Camera, presentato la settimana scorsa a Gaeta. La percentuale ligure distanzia le altre due regioni sul gradino del podio: Sardegna (5,7%) e Lazio (5,3%).
La dinamica, a livello nazionale, è in crescita, con un incremento di circa 14 mila aziende negli ultimi 5 anni (+7,8%). Un contributo più che positivo alla crescita socio-economica del Paese. Neanche troppo piccolo: un euro prodotto dalla blue economy ne attiva altri 1,8 sul resto dell’economia, si arriva a un valore aggiunto prodotto dalla filiera “blu” complessivamente considerata (produzione diretta e indiretta) di oltre 100 miliardi di euro, un’incidenza dell’8,4% sul totale dell’economia italiana.
La filiera dell’economia del mare comprende: movimentazione merci e passeggeri, filiera ittica, industria delle estrazioni marine, attività sportive e ricreative, filiera della cantieristica, ricerca, regolamentazione e tutela ambientale, servizi di alloggio e ristorazione. Il turismo marino è l’ambito dove si concentra la maggior parte delle imprese della blue economy.
La provincia della Spezia invece è al secondo posto dietro a Rimini con il 12,3%. Savona è settima con il 10%, Genova nona con l’8,4%. La peculiarità della Spezia è il settore in cui le imprese sono la maggioranza: quello cantieristico, con 18 imprese su 100 appartenenti a questo settore.
A livello di numeri assoluti Genova sfiora il podio con 7.233 imprese dell’economia del mare dietro a Roma (29.637), Napoli (16.027) e Venezia (7.900).
Come valore aggiunto prodotto nelle economie locali, la provincia di Genova è seconda nei valori assoluti con 3,4 miliardi di euro (Roma prima con 6,9 miliardi), andando a vedere l’impatto in percentuale sul totale dell’economia provinciale, Genova è terza con il 13% (dietro a Trieste 16,2% e Rimini 13,3%).
Per quanto riguarda l’incidenza degli occupati sul totale dell’economia, le quattro province liguri sono nelle prime dieci posizioni nazionali (vedi tabella sotto)
A livello nazionale le principali professioni sono camerieri e simili (9,6% del totale degli occupati nell’economia del mare), cuochi in alberghi e ristoranti (8,3%), esercenti nelle attività di ristorazione (3,7%).
In totale, in Italia, le imprese classificate come legate alla blue economy sono 189.741, pari al 3,1% di incidenza sul totale. I settori con le variazioni più elevate sono stati attività di ricerca, regolamentazione e tutela ambientale, servizi di alloggio e ristorazione e attività sportive e ricreative.
(nella foto di apertura il cast di Love Boat fotografato di recente)