Si chiama Fundraising Coaching Plus ed è il progetto della Fondazione Edoardo Garrone per offrire alle piccole organizzazioni non profit della Città Metropolitana di Genova, un servizio di formazione e consulenza su un tema sempre più cruciale oggi: la raccolta fondi.
In Liguria ci sono circa 10 mila enti non profit, che hanno 20 mila dipendenti e 160 mila volontari – dice il presidente della Fondazione Alessandro Garrone – dovrebbero raccogliere circa 2 miliardi all’anno, la nostra speranza è che queste cifre aumentino.
Un bando ne aiuterà due, gratuitamente: avranno la possibilità di avere un servizio di consulenza da parte del Phylanthropy Centro Studi della durata di 12 mesi, a cui potranno partecipare quante persone l’organizzazione ritenga utile.
Valerio Melandri, fondatore del Philanthropy Centro Studi e del Festival del Fundraising (terzo convegno del settore al mondo per numero di partecipanti), insegna questa materia all’Università di Bologna e spiega: «Per fare raccolta fondi occorrono o soldi o tempo, l’idea della Fondazione Garrone è lungimirante, perché sono finiti i tempi dei finanziamenti a pioggia, la Fondazione deve essere come il lievito di una farina per fare il pane».
Una tesi confermata anche dall’assessore Francesca Fassio, che nel Comune di Genova ha le deleghe alle Politiche educative e dell’istruzione, alle politiche socio-sanitarie e alla casa: «Occorre un cambio di mentalità, anche all’interno dell’amministrazione, non ci sono più risorse per tutti, ma se le persone cominciassero a farsi parte attiva sono convinta che tanti progetti prenderebbero il volo, spesso sono le idee a mancare, si rinuncia a priori, bisogna lavorare su questo e il progetto della Fondazione Garrone rappresenta uno spunto molto interessante».
Chi e come si può partecipare
La selezione è riservata a quelle realtà (associazioni, fondazioni o cooperative sociali) che hanno avuto un valore dei ricavi non superiore a un milione di euro a bilancio 2016. La domanda va inviata entro l’8 dicembre (alle 13) e deve contenere una lettera di intenti in cui si garantisce l’impegno di una persona (interna o esterna) da dedicare all’attività di fundraising. Sarà una commissione qualificata a decretare chi avrà diritto a questo servizio dopo una valutazione formale e di merito delle domande di ammissione e un colloquio motivazionale. Chi sarà ammesso al colloquio lo saprà entro il 22 dicembre.
Dopo l’incontro previsto tra l’8 e l’11 gennaio 2018, la comunicazione ufficiale alle due organizzazioni ammesse arriverà entro il 15 gennaio.
«Ci siamo fermati a due – spiega Garrone – perché in questa prima edizione abbiamo solo una persona dedicata e siccome il servizio comprende 60 ore di attività formativa, quindi 10 incontri da 6 ore, 24 ore di formazione a distanza, cioè 2 ore al mese via webinar e almeno 100-150 ore di attività da svolgere singolarmente, di esercitazioni e approfondimenti, non possiamo allargare troppo la partecipazione, perché altrimenti il rischio è di non fornire un buon servizio».
Tra i criteri di valutazione c’è l’attività pregressa di raccolta fondi, il valore dell’investimento economico pregresso in relazione alla dimensione dell’organizzazione, la presenza di personale retribuito, volontario o collaboratori dedicati alla raccolta fondi.
Qui tutte le informazioni e la domanda di ammissione.