Il Polo Scientifico e Tecnologico degli Erzelli, a Genova, è pronto a ospitare il Center for Human Technologies dell’Istituto Italiano di Tecnologia e l’incubatore tecnologico.
Regione Liguria, tramite la società finanziaria in house Filse, ha siglato oggi i due documenti necessari: l’atto di acquisto degli spazi da Genova High Tech e, a seguire, il contratto di locazione con l’Iit. Il nuovo polo si svilupperà su 6 mila metri quadrati, suddivisi su quattro livelli dell’edificio B degli Erzelli: 4.500 metri quadrati saranno destinati al nuovo centro di ricerca dell’IIT, mentre sui restanti 1.500 metri quadrati sorgerà il nuovo incubatore tecnologico di Erzelli dedicato alle startup e gestito da Iit, Filse e Invitalia.
Il 2 ottobre scorso la giunta regionale aveva dato il via libera al conferimento a Filse (la società finanziaria in house dell’ente) di 15.402.712,98 euro per l’acquisto degli spazi. In attuazione dell’Accordo di programma stipulato nel 2015 tra ministero dello Sviluppo economico, Regione Liguria, Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa (Invitalia Spa), Filse, Istituto Italiano di Tecnologia, Università degli Studi di Genova e Comune di Genova, i fondi erano stati in precedenza trasferiti da Invitalia a Regione Liguria.
Regione Liguria ha inoltre messo a disposizione, sul fondo strategico gestito da Filse, ulteriori 400 mila euro per la progettazione delle soluzioni di logistica di collegamento con gli Erzelli (cabinovia).
Il Center for Human Technologies (CHT) è la nuova infrastruttura di ricerca dell’Iit, che si occuperà dello sviluppo di tecnologie dedicate all’essere umano che possano aumentare l’aspettativa di vita e migliorarne la qualità. Il centro prevede circa 300 unità di personale tra personale amministrativo e scientifico che verrà reclutato mediante l’apertura di bandi internazionali dedicati a ricercatori.
Il programma scientifico di CHT si baserà su 5 pilastri fondamentali su cui si svilupperà l’attività di ricerca: lo screening predittivo ad alta sensibilità, il miglioramento della chirurgia, il supporto agli anziani, lo screening dell’ambiente, del cibo e della sicurezza.
In particolare si svilupperanno nuove tecniche diagnostiche genetiche, molecolari, enzimatiche a basso costo per lo screening su larga scala di popolazione, alimenti e ambiente, una robotica chirurgica di nuova concezione, più efficiente e meno invasiva e una robotica riabilitativa in grado di assistere l’uomo in ogni fase della vita con particolare attenzione alla terza e quarta età, sempre più rappresentate tra i paesi avanzati.
CHT consentirà non solo di attrarre “cervelli” da tutto il mondo ma anche di coinvolgere investitori e aziende che operano nel settore della salute. La struttura sarà connessa sia a livello internazionale sia sul territorio grazie ai rapporti di collaborazione già in essere con tutte le strutture pubbliche e private attive nel campo della ricerca, della tecnologia e dell’innovazione.
In tal senso si inserisce anche il nuovo incubatore oggetto dell’accordo che permetterà di estendere e ottimizzare le opportunità di avvio e sviluppo di nuove startup innovative con particolare riguardo a quelle altamente tecnologiche collegate alle attività del CHT e dello stesso Iit, ma aperto anche all’insediamento di iniziative imprenditoriali esterne a tale ecosistema di ricerca. L’incubatore potrà essere inserito, tramite Filse nella rete degli incubatori europei “EBN – European Business & Innovation Centre network”.